Quì dentro non puoi entrare senz’anima,
nessun accesso,
sono stato ammaestrato a sufficienza,
non posso trattenerti,
non posso tenerti,
non puoi restare,
e neanche mi dispiace…
Ci sono tanti altri ingressi,
troverai altre aperture,
troverai altri passaggi,
troverai altre apparizioni.
La luna,
le stelle,
gli angeli,
non hanno mai bussato per entrare.
Emozioni pure di anime eterne,
senza un principio,
senza una fine,
senza il tempo.
I miei “infiniti”,
gli immortali dell’anima mia,
cicatrizzati addosso alla mia pelle.
Lì dentro
ci sono custodite cose fragilissime,
il delicato,
l’esile,
il gracile,
l’insicuro,
l’ineffabile che non si può scrivere,
ora è tutto così indicibile,
a nessuno è permesso di macchiare,
a nessuno è permesso di rovesciare:
Tu
non
puoi
entrare!
Mio padre mi diceva sempre
di imparare dalla neve
a entrare nella vita degli altri:
“Bianchezza continua a scendere
abbracciata al candore,
la sua grazia
accompagnata dalla bellezza,
la sua armonia
accompagnata dalla piacevolezza,
la sua delicatezza come un aiuto Divino…
Stendere il suo velo di bellezza,
pellicola che accende la vita,
senza nessuna logica,
dentro l’istante ricolmo d’anima,
lentamente,
senza affrettarsi,
senza correre,
adagio ripete il Cielo,
adagio…
Osservare e non vedere,
sentire lo Spirito degli alberi,
sentire lo Spirito dei prati,
sentire lo Spirito dei fiori,
sentire lo Spirito delle montagne.“
Tu
non
puoi
entrare!
Appartenersi,
stessa idea,
stesso sospiro,
un solo Credo,
una sola Fede,
la creazione di noi stessi,
il disegno senza l’illusione,
stessa poesia
dove la Luce riesce ad entrare,
a volte basta
anche una piccola e minuscola fessura:
lo “spacco”,
il “taglio”,
la “rottura”,
a volte basta
anche una piccola e minuscola crepa,
il “dissapore”,
“l’incrinatura”,
a volte basta anche una sola cicatrice,
la “traccia”,
il “segno”,
il “ricordo”…
Riuscire a oltrepassare,
valicare cuore su cuore,
bucare la vita,
ferirsi per penetrare,
giungere dentro la solitudine dell’altro,
andarsi a prendere il suo abbandono,
prendere a botte il suo isolamento,
andarsi a prendere la sua lontananza.
Sono questi i veri capolavori
e Benedizioni della vita.
Quanta meraviglia dentro lo splendore,
mentre gli uomini
perdono la propria anima
quando si addentrano in questo mondo.:
Entrate per la porta stretta,
perchè larga è la porta
e spaziosa la via
che conduce alla perdizione,
e molti sono quelli che entrano per essa;
quanto stretta invece
è la porta e angusta
la via che conduce alla vita,
e quanto pochi sono quelli che la trovano!
(Gesù di Nazareth, Vangelo secondo Matteo)
Tramandare la propria anima
è una trascrizione della propria vita,
contagiare,
consegnare,
scrivere sopra il cuore,
scarabocchiarlo,
a volte basta
anche una piccola sbavatura…
Consentire di osservare
attraverso una porta socchiusa,
è semplicemente accostata,
permette di entrare solo a pochi:
Quanti minimi,
è la Luce,
—————-
Quanti limitati,
è la Luce,
——————
Quanti tenui,
è la Luce,
——————
Quanti rari.
è la Luce.
——————-
Quanta Luce può entrare,
quali persone possono entrare,
quanti finti
fasulli ricchi di cuore,
contraffatti e ricoperti,
artefatti e sintetici,
materia e “plastica”:
Poco Spirito,
tante “sculture”,
tanti “modelli”.
Quanti finti
fasulli ricchi di cuore,
senza mai prendere una posizione,
il solito
squallido e scontato
“zero a zero”:
E’ questo il luogo
dove vuoi stare?
Quanti finti
fasulli ricchi di cuore,
senza mai scegliere un “colore”:
Hai mai avuta
una tua colorazione?
Lo hai un “seme”
da piantare sopra
questa terra?
Cosa ne hai fatto
della tua intensità?
Quanti “poveri”
possono entrare
ricoperti di cicatrici e dolori:
CHE
STAI
ASPETTANDO,
ENTRA!
Porta insieme a te
i tuoi segni,
i tuoi sfregi,
la tua traccia,
il tuo ricordo.
Dentro alcune vite,
dentro determinate anime,
si è costretti ad entrare
per non uscirne mai più,
non troverai
mai più una via d’uscita…
L’anima di un bambino,
i suoi disegni,
il suo aquilone mentre abbraccia l’arcobaleno…
Ma poi
c’è sempre il ladro di aquiloni e arcobaleni
che scappa.
Anche questa sera
ha trovato la porta chiusa,
la casa è piena di bambini che giocano,
il diavolo non può entrare,
il senza Dio non può entrare:
TU
NON
PUOI
ENTRARE!
I vetri della mia stanza
ora iniziano a tremare,
non ho capito
se è qualcuno che vuole entrare,
non ho capito
se è la Luce che vuole entrare,
poi inizio a pensare:
E’ più facile
che un cammello
passi per la cruna di un ago,
che un ricco entri
nel regno dei Cieli.
(Gesù di Nazareth, Vangelo secondo Matteo)
Bellissima 😘😘😘😘😘
Laura e basta! 🙂
🙂
Notevole❤
Aldo e basta! 🙂
Grande Aldo 🙂