L’angelo mi prende tra le sue braccia,
mentre fuori piove a dirotto…
Mi porta via con se
per non tornare più,
e poi accorgermi
di non essere più quello di prima:
V I A.
Inizia la mia preparazione
dentro un determinato “spazio”,
individuato,
fissato,
stabilito,
il sogno di ogni uomo,
i giusti passi da compiere.
Percorrerlo per completarmi,
gli istanti che bucano il Cielo,
la giusta frequenza,
la giusta energia,
la giusta vibrazione,
inizia a stabilirmi,
inizia a crearmi,
inizia ad attraversarmi,
inizia a parlarmi…
“Nei primi 7 anni della tua vita,
il tuo cervello non influiva
nella tua vita con la sua mente conscia,
non eri consapevole
di ciò che stava accadendo intorno a te,
la tua mente conscia non era cosciente,
la tua mente conscia non era informata.
Nessun incarico per il conscio
di un bambino fino a 7 anni,
nessun compito da svolgere,
nessuna attività,
nessuna destinazione,
le funzioni celebrali non vengono svolte.
Il conscio non si compie,
ancora non realizza,
ancora non interviene,
nessuna creatività,
nessuna fantasia.
Sei stato sotto ipnosi,
c’era solo molta
suggestione intorno a te,
osservavi tuo padre,
osservavi tua madre,
c’era la tua famiglia.
Da loro imparavi,
da loro conoscevi,
da loro afferravi,
da loro venivi a sapere,
e ora ti chiedo
che cosa hai appreso
del loro comportamento.
Pensi di averli capiti?
Figlio mio,
tu hai solo catalogato,
annotato,
riportato tutto quello
che c’era da riportare,
tu hai riprodotto
e ancora oggi lo stai facendo.
Tu hai copiato,
tu hai salvato tutto,
tu hai registrato
tutto come una telecamera impazzita,
osservare e poi scaricare
tutte le immagini,
le parole,
i comportamenti.
Imparare a parlare
ascoltando le altre persone,
imparare a comportarsi
osservando le altre persone.
Questi sono i programmi
che il tuo INCONSCIO ha registrato,
niente proviene dalla mente conscia,
solo nei primi 7 anni di vita…
La tua uniformità,
la tua somiglianza,
la tua personalità,
i tuoi dati personali,
la tua identità,
il tuo nome,
il tuo cognome,
ecco i tuoi documenti,
ecco il tuo archivio.
“Chi sono io”!
Chissà quante volte
te lo sarai chiesto
dentro i tuoi 7 anni.
C’era tuo padre,
c’era tua madre,
c’era tua sorella,
a dirti come eri,
chi eri,
e dove saresti andato nella tua vita…
Se eri il figlio
più adorabile di tutti,
se eri il figlio
più intelligente di tutti,
se eri il figlio
migliore di tutti,
sono così rari
e straordinari.
Se eri il figlio
più disgraziato di tutti,
se eri il figlio
più triste e disagiato di tutti,
se eri il figlio
buono a nulla,
mio Dio quanti sono,
li puoi trovare lungo le “careggiate”,
soli e seduti davanti ad un tavolo,
una bottiglia,
un bicchiere.
Sono gli indefiniti,
sono i separati,
sono la rovina contro la vita,
il tracollo.
E ora tutto si ripercuote
addosso alla tua vita,
ora sei diventato adulto,
ora sei un uomo,
tutto si rispecchia,
tutto precipita
addosso al tuo volto,
tutto in modo negativo,
mentre la tua mente conscia
dentro i tuoi 7 anni
non era in grado di capire
quando ti dicevano:
“Come faccio a volerti bene”
“Come faccio a starti vicino”
“Come faccio a stringerti a me”
“Smettila di balbettare”
…intanto
l’inconscio
registrava
tutto!
Questo hai ascoltato figlio mio,
questo annientamento,
questo disonorare una vita,
la vita di un figlio!
Ora dimmi
quel bambino
cosa ha imparato?
Che non era abbastanza,
che non gli hanno voluto bene,
senza nessuna passione,
senza nessuna tenerezza,
senza nessuna amorevolezza,
senza nessuna presenza,
che non era intelligente,
che non era capace,
che non era mai pronto,
che non si meritava nulla,
che non era decoroso
avere un figlio così.
Queste sono
tutte le tue riproduzioni,
queste sono
tutte le tue visualizzazioni.
“Ha registrato tutto”.
Non potevi
ragionare conscientemente,
tutte quelle parole,
tutte quelli immagini,
tutti quei modelli,
tutte quelle successioni,
tutti quei cortei,
senza nessuna essenza,
senza nessuna traccia,
senza cuore.
Parole come arnesi ossidati dal tempo
che ti strappano l’anima…
Un bambino programmato
per non volersi bene!
Ti hanno preparato,
ti hanno progettato,
ti hanno pianificato,
ti hanno schematizzato:
per non amare te stesso,
ora il tuo inconscio
ti dice che non riuscirai mai
ad amare.
Ora figlio mio,
ti ricordo alcune tue parole,
ti faccio rivivere
alcuni tuoi comportamenti:
“Cosa?
Cosa hai detto?
Tu dici di amarmi?
Ma tu cosa ne sai di me,
a me non mi si può amare.
Non è vero
quando dici di amarmi,
non me lo merito,
non me lo sono mai meritato”.
Ti ho sentito
mentre urlavi contro il Cielo,
ho ascoltato
la voce del tuo inconscio
mentre sabotava la tua vita,
ti ho visto danneggiarti
e danneggiare,
ti ho visto rovinarti
e rovinare,
ti ho visto distruggerti
e distruggere.
Il tuo inconscio
continuerà a sabotarti,
farà di tutto per impedirti
di poter cambiare la tua vita,
continuerà a ripeterti
che non ti meriti nulla.
Ora abbracciami,
stringimi forte,
più forte figliolo.
Sei stato programmato,
ma davanti a Dio
ti posso assicurare
che sei una persona meravigliosa.
Insieme cambieremo il tuo inconscio,
insieme cambieremo i suoi modelli,
le sue tracce,
il suo schema,
le sue credenze limitanti,
tutti i suoi paradigmi,
lo riprogrammeremo davanti a Dio,
con l’amore
verso
te
stesso”.
…per non guardare più giù,
per vederci morire un giorno
sotto un Cielo crivellato di stelle,
e non distesi sopra tappeti di vetri.
Un
giorno
ci
abbracceremo
tutti
insieme.
c i a o V a l e r i a
Grande❤️
Grande 🙂
Bellissimo🌹🌹🌹
Laura grazie 🙂