Di Luca Scutti

V I T A F U O R I

L’angelo mi prende tra le sue braccia,

mentre fuori piove a dirotto…

 

Mi porta via con se

per non tornare più,

e poi accorgermi

di non essere più quello di prima:

V I A.

 

Inizia la mia preparazione

dentro un determinato “spazio”,

individuato,

fissato,

stabilito,

il sogno di ogni uomo,

i giusti passi da compiere.

 

Percorrerlo per completarmi,

gli istanti che bucano il Cielo,

la giusta frequenza,

la giusta energia,

la giusta vibrazione,

inizia a stabilirmi,

inizia a crearmi,

inizia ad attraversarmi,

inizia a parlarmi…

Nei primi 7 anni della tua vita,

il tuo cervello non influiva

nella tua vita con la sua mente conscia,

non eri consapevole

di ciò che stava accadendo intorno a te,

la tua mente conscia non era cosciente,

la tua mente conscia non era informata.

 

Nessun incarico per il conscio

di un bambino fino a 7 anni,

nessun compito da svolgere,

nessuna attività,

nessuna destinazione,

le funzioni celebrali non vengono svolte.

Il conscio non si compie,

ancora non realizza,

ancora non interviene,

nessuna creatività,

nessuna fantasia.

 

Sei stato sotto ipnosi,

c’era solo molta

suggestione intorno a te, 

osservavi tuo padre,

osservavi tua madre,

c’era la tua famiglia.

 

Da loro imparavi,

da loro conoscevi,

da loro afferravi,

da loro venivi a sapere,

e ora ti chiedo

che cosa hai appreso

del loro comportamento.

Pensi di averli capiti? 

 

Figlio mio,

tu hai solo catalogato,

annotato,

riportato tutto quello

che c’era da riportare,

tu hai riprodotto

e ancora oggi lo stai facendo.

Tu hai copiato,

tu hai salvato tutto,

tu hai registrato

tutto come una telecamera impazzita,

osservare e poi scaricare

tutte le immagini,

le parole,

i comportamenti.

 

Imparare a parlare

ascoltando le altre persone,

imparare a comportarsi

osservando le altre persone.

Questi sono i programmi

che il tuo INCONSCIO ha registrato,

niente proviene dalla mente conscia,

solo nei primi 7 anni di vita…

 

La tua uniformità,

la tua somiglianza,

la tua personalità,

i tuoi dati personali,

la tua identità,

il tuo nome,

il tuo cognome,

ecco i tuoi documenti,

ecco il tuo archivio.

 

“Chi sono io”!

Chissà quante volte

te lo sarai chiesto

dentro i tuoi 7 anni.

C’era tuo padre,

c’era tua madre,

c’era tua sorella,

a dirti come eri,

chi eri,

e dove saresti andato nella tua vita…

 

Se eri il figlio

più adorabile di tutti,

se eri il figlio

più intelligente di tutti, 

se eri il figlio

migliore di tutti,

sono così rari

e straordinari. 

 

Se eri il figlio

più disgraziato di tutti, 

se eri il figlio

più triste e disagiato di tutti, 

se eri il figlio

buono a nulla,

mio Dio quanti sono,

li puoi trovare lungo le “careggiate”, 

soli e seduti davanti ad un tavolo,

una bottiglia,

un bicchiere.

Sono gli indefiniti,

sono i separati,

sono la rovina contro la vita,

il tracollo.

 

E ora tutto si ripercuote

addosso alla tua vita, 

ora sei diventato adulto,

ora sei un uomo,

tutto si rispecchia,

tutto precipita

addosso al tuo volto, 

tutto in modo negativo,

mentre la tua mente conscia

dentro i tuoi 7 anni

non era in grado di capire

quando ti dicevano:

“Come faccio a volerti bene”

“Come faccio a starti vicino”

“Come faccio a stringerti a me”

“Smettila di balbettare”

 

…intanto

l’inconscio

registrava

tutto!

 

Questo hai ascoltato figlio mio,

questo annientamento,

questo disonorare una vita,

la vita di un figlio!

 

Ora dimmi

quel bambino

cosa ha imparato?

Che non era abbastanza,

che non gli hanno voluto bene,

senza nessuna passione,

senza nessuna tenerezza,

senza nessuna amorevolezza,

senza nessuna presenza,

che non era intelligente,

che non era capace,

che non era mai pronto,

che non si meritava nulla,

che non era decoroso

avere un figlio così.

 

Queste sono

tutte le tue riproduzioni,

queste sono

tutte le tue visualizzazioni.

“Ha registrato tutto”.

 

Non potevi

ragionare conscientemente,

tutte quelle parole,

tutte quelli immagini,

tutti quei modelli,

tutte quelle successioni,

tutti quei cortei,

senza nessuna essenza,

senza nessuna traccia,

senza cuore.

 

Parole come arnesi ossidati dal tempo

che ti strappano l’anima…

 

Un bambino programmato

per non volersi bene!

 

Ti hanno preparato,

ti hanno progettato,

ti hanno pianificato,

ti hanno schematizzato: 

per non amare te stesso,

ora il tuo inconscio

ti dice che non riuscirai mai

ad amare.

 

Ora figlio mio,

ti ricordo alcune tue parole,

ti faccio rivivere

alcuni tuoi comportamenti: 

“Cosa?

Cosa hai detto?

Tu dici di amarmi?

Ma tu cosa ne sai di me,

a me non mi si può amare.

Non è vero

quando dici di amarmi,

non me lo merito,

non me lo sono mai meritato”.

 

Ti ho sentito

mentre urlavi contro il Cielo,

ho ascoltato

la voce del tuo inconscio

mentre sabotava la tua vita,

ti ho visto danneggiarti

e danneggiare,

ti ho visto rovinarti

e rovinare,

ti ho visto distruggerti

e distruggere.

 

Il tuo inconscio

continuerà a sabotarti,

farà di tutto per impedirti

di poter cambiare la tua vita,

continuerà a ripeterti

che non ti meriti nulla.

 

Ora abbracciami,

stringimi forte,

più forte figliolo.

 

Sei stato programmato,

ma davanti a Dio

ti posso assicurare 

che sei una persona meravigliosa.

 

Insieme cambieremo il tuo inconscio,

insieme cambieremo i suoi modelli,

le sue tracce,

il suo schema,

le sue credenze limitanti,

tutti i suoi paradigmi,

lo riprogrammeremo davanti a Dio,

con l’amore

verso

te

stesso”.

 

…per non guardare più giù,

per vederci morire un giorno

sotto un Cielo crivellato di stelle,

e non distesi sopra tappeti di vetri.

 

Un

giorno

ci

abbracceremo

tutti

insieme.

 

 

c i a o  V a l e r i a

Articoli Correlati

4 Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Vedi anche
Close
Back to top button