Questa sera le parole non mi bastano,
non sono sufficienti,
ho bisogno dei colori,
delle tinte,
le giuste gradazioni,
le sfumature del Cielo,
la vernice rossa di un’arteria,
le pareti dell’anima
che cambiano colore…
Il rinnovamento,
la trasformazione.
Ho bisogno delle forme,
i lineamenti,
la fisionomia,
la fisiologia,
ho bisogno dei tramonti,
ho bisogno del bucato d’oro,
ho bisogno della sera,
ho bisogno della notte,
voglio svegliarmi
ancora ricoperto dalla rugiada,
dentro l’emotività,
dentro la commozione,
dentro la trepidazione,
dentro la suggestione…
E M O Z I O N I .
Troppe anime “malate”,
troppe,
sono oltre la misura,
sono più del dovuto,
è una quantità esagerata,
oltremisura…
Le ho viste davanti all’alba,
faccia a faccia,
le ho viste davanti all’infinito,
faccia a faccia,
le ho viste davanti ad un tramonto,
faccia a faccia,
le ho viste davanti ad un bambino,
faccia a faccia,
non è mai accaduto niente:
Ho osservato il vuoto,
il non essere,
la miseria di anime sofferenti.
Sempre la stessa dialettica,
la logica,
sempre lo stesso sistema,
sempre lo stesso impianto,
sempre lo stesso pensiero
nato da un significato malato,
sempre la stessa razionalità,
il criterio,
sempre lo stesso rigore,
il grande freddo,
l’era glaciale,
l’elefante nella stanza,
l’asprezza nella gola,
è tutto così obbligatorio,
la punizione verso se stessi,
la condanna,
ecco la pena da scontare:
C O N T R O L L O ,
R A Z I O N A L I T A’ ,
I N D I F F E R E N Z A .
E pensare
che ogni giorno
ci confrontiamo con persone
ricolme di emozioni.
L’incapacità di chiamarle,
l’incapacità di viverle,
l’analfabetismo di un cuore,
l’illetterato
senza
il coraggio,
senza
l’istruzione del Cielo,
senza
abitare nell’Universo,
senza
raccogliersi accanto a Dio.
La presunzione
di poter percepire,
leggere,
visitare,
incontrare,
comprendere,
riconoscere,
contemplare:
La bellezza
del mondo!
L’orgoglio ferito
affogato
dentro la mediocrità,
la presunzione
di “dire”,
di poter sfiorare,
stringere,
accarezzare,
sentire,
stare appoggiato,
attraversare,
raggiungere:
La “bellezza”
del mondo.
Bisogna
chinarsi e poi raccogliere,
sollevare…
E’ il taglio della mietitura,
il raccolto della stagione.
SOLO CON IL CUORE.
Alcune cose sono troppo piccole,
piccolissime,
sono come un neonato,
per essere viste,
per essere sentite.
Alcune cose sono troppo grandi,
ingombranti,
sono di impaccio,
fastidiose,
imbarazzanti,
l’uomo maturo,
esperto,
competente,
l’amministratore delegato,
il dirigente,
l’agente,
il funzionario,
ma irrilevante
e incapace
delle proprie emozioni,
tutti insieme appassionatamente,
la globalità è al completo:
Tanti
piccoli topolini
spaventati.
Il “sole”
che bussa all’anima,
entra,
essere accolto,
s t a r e ,
iniziare,
la Luce,
il calore,
il sogno,
l’incanto di un emozione,
l’incantesimo della vita,
il prodigio di Dio,
la vita,
la seduzione,
la meraviglia
dei battiti del cuore:
M A G I A .
La luna
che bussa all’anima,
entra,
essere accolta,
s t a r e ,
iniziare:
Gli angeli
lasciano cadere
attraverso la grata dell’anima
sempre un ricordo,
senza far rumore.
Una rosa d’inverno
avvolta dalla neve,
un bambino che piange,
un anello per tutta la vita,
un viaggio col cuore nella gola,
una canzone,
una poesia,
un tono di voce,
un foulard bagnato dalle lacrime,
un Santo Rosario,
la fragranza di una persona,
qualcuno che ti osserva dal Cielo…
E M O Z I O N I .
L’emozione
è il linguaggio
della nostra autenticità,
della nostra sincerità,
ci spogliamo,
ci mettiamo a nudo,
spogli,
senza veli,
scoperti,
semplici,
vulnerabili,
senza nessun timore.
Siamo fragili
e indifesi,
sono queste le nostre forze…
Siamo
nati per manifestare
le nostre emozioni,
confessarle,
non per nasconderle.
La fonte di un desiderio,
vai alla sorgente,
la fonte di un significato,
vai alla sorgente,
la fonte di un emozione,
vai alla sorgente:
Tutto questo è conoscenza!
Tracce indelebili,
sono ovunque,
ci sono delle impronte,
sono ovunque,
ci sono dei segni,
sono ovunque,
sensazioni di gioia,
sensazioni di dolore,
i fili dell’anima che vibrano…
F E R M A T I .
Apri la finestra,
c’è un mare increspato,
si è alzato,
è spinto,
è trasportato,
è incitato,
è molto agitato:
E M O Z I O N I.
Voglio
servirmi delle mie emozioni,
voglio
sorseggiare le mie emozioni,
voglio
dominare le mie emozioni.
Poi
giunge a trovarti
un’emozione,
nata dal tuo pensiero,
il tuo pensiero
nato dal significato che le hai dato.
Eccola
dentro il suo splendore,
poi diventa tutta poesia…
Se
non avesse trovato
“quella”
vibrazione,
cosa sarebbe rimasto?
N I E N T E !
Per ogni emozione
riescono ad “assumere”
i termini e le condizioni,
i punti estremi,
non hanno scadenza,
non hanno limiti,
senza nessun obiettivo,
senza nessuna linea di arrivo,
senza nessun tormento,
senza nessun dolore,
senza nessun crepacuore,
senza nessuna pena…
S E N Z A .
“Ora fermati…
Tutta questa “fretta”
ruba tanto tempo prezioso,
fermati.“
Mi fermai
ad osservare l’infinito,
poi una voce:
“Perchè ti sei fermato?“
Risposi:
“Starai pensando
che io sia stanco,
starai pensando
che io possa accusare
la “stanchezza”,
starai pensando che…
Resto in attesa,
mi fermo,
devo prendere tempo,
devo indugiare.
ATTENDO L’ANIMA MIA,
L’AVEVO LASCIATA INDIETRO,
TU VAI…”
Ma quanto è bella
la rugiada
quando appena sveglio
mi sussurra:
“Rifletto il sole
dentro i tuoi occhi.”
F e r m a t i .
Emozione Sublime❤️
Grazie Aldo. Sono felice di averti accanto 🙂