Mordermi la lingua dentro questo “nostro” spazio:
“MAI”!
Pentirmi di non averlo mai fatto?
L’ho sempre fatto!
Nessun rimorso,
nessun rammarico.
Il linguaggio di un uomo indossa diversi “vestiti”,
ognuno di noi ha il suo “guardaroba”,
un linguaggio tagliente,
un linguaggio velenoso,
un linguaggio dolce,
un linguaggio ricolmo d’amore,
un linguaggio…è l’anima a parlare,
un linguaggio poetico,
un linguaggio volgare,
un linguaggio bugiardo,
un linguaggio maligno,
un linguaggio di fuoco,
un linguaggio che riesce a parlare ai sordomuti,
ma tu…
E’ SOLO IL NOSTRO LINGUAGGIO,
e tu abbassa la voce…
Con il linguaggio riesci a far vedere
anche quando l’altro non riesce a vedere
con i propri occhi,
con il linguaggio si riesce a “scrutare”
“colline” imbiancate dalla neve,
con il linguaggio si riesce a “percepire”,
con il linguaggio si riesce a “distinguere”,
con il linguaggio si riesce a “leggere”,
con il linguaggio si riesce a “trovare”,
con il linguaggio si riesce a “provare”,
con il linguaggio si riesce a “incontrarsi”…
L’unica verità è dentro il linguaggio,
la verità è l’attendibilità del linguaggio,
la verità è l’autenticità del linguaggio.
I ma,
i se,
i forse,
i chissà,
i però,
tutti avverbi “crudeli”,
tutti avverbi “implacabili”,
tutti avverbi “spietati”,
ti accompagnano sempre dentro la bugia,
ti accompagnano sempre dentro l’inganno.
Tutto ha inizio dal pensiero,
tutto ha inizio dallo Spirito,
tutto ha inizio dalla riflessione,
tutto ha inizio dalla considerazione che abbiamo di noi stessi,
senza il pensiero il linguaggio non esisterebbe.
Il linguaggio muore davanti a sole poche cinque parole,
il linguaggio scompare davanti a sole poche cinque parole,
il linguaggio “sfinisce” davanti a sole poche cinque parole,
il linguaggio finisce dentro un “deserto” davanti a sole poche cinque parole,
un linguaggio “esanime”…
Come potrai comprendere,
come potrai “arrivare”,
come potrai farcela,
come potrai raggiungere,
come potrai manifestarti,
come potrai toccare,
come potrai “conservarti”
come potrai osare,
ma tu…
E’ SOLO IL NOSTRO LINGUAGGIO,
ma tu abbassa la voce…
Ho giocato sopra il bagnasciuga con un bambino,
è stato un gioco quieto,
è stato un gioco silente,
è stato un gioco cheto,
è stato un gioco di assenza di “rumori”,
è stato un gioco racchiuso dentro la segretezza
dei sui tre anni,
è stato un gioco racchiuso dentro una buca scavata
fino a trovare l’acqua,
è stato un gioco accompagnato da una paletta e un secchiello,
è stato un gioco di due mani piccole piccole e insabbiate,
il bambino di tre anni le alzava verso il Cielo,
è stato un gioco di occhi ricolmi del nostro linguaggio,
i suoi discorsi,
le sue “massime”,
i suoi “consigli” nel vederlo giocare,
i suoi insegnamenti “ricoperti”,
i suoi insegnamenti “velati”,
i suoi insegnamenti “avvolti”:
“DA UN’ANIMA GRACILE”.
I nostri occhi sorridevano,
i nostri occhi si “aiutavano”
il nostro linguaggio era diventato un corpo Celeste,
ma tu…
E’ SOLO IL NOSTRO LINGUAGGIO,
e tu abbassa la voce…
Linguaggi approssimativi
non saprei cosa farmene,
linguaggi casuali
non saprei cosa farmene,
linguaggi sbadati, quelli più gravi,
non saprei cosa farmene,
linguaggi ambigui
non saprei cosa farmene.
Il linguaggio è una comunicazione,
il linguaggio è una possibilità,
il linguaggio è un cammino,
il linguaggio è un “passaggio”,
mentre l’ascolti
ti deve saper orientare verso la “giusta” strada”,
mentre il più delle volte ti ritrovi sempre allo stesso punto.
Sembra un “contagio”,
sembra “un’infezione”,
sembra “un’invasione”,
sembra una “pestilenza”,
sembra una “condanna”,
della parola che uso ne facciamo?
Cosa riusciamo a comunicare?
Riusciamo ad esprimerci?
Riusciamo ad informare?
Riusciamo ad “AVVISARE”?
Riusciamo ad “arrivare” al cuore delle persone?
Riusciamo a “trasmettere”?
Riusciamo a “sprofondare” uno davanti all’altro?
Riusciamo a diffondere il nome di Dio e di Sua Madre Maria?
Ma tu…
E’ SOLO IL NOSTRO LINGUAGGIO,
e tu abbassa la voce…
Dio,
Maria,
l’anima,
l’amore,
spesso sono nascosti dal pensiero,
un pensiero che ha sempre ucciso il linguaggio,
un pensiero troppo veloce per il linguaggio,
quale “impronta” pensi possa lasciare il linguaggio?
Scegli sempre il giusto abbigliamento per il linguaggio,
un’abbigliamento “diverso” determina la vita di un uomo.
Troppe parole uccise,
“imbalsamate”,
troppi “cadaveri”.
Il pensiero è un “bocciolo”,
il pensiero deve “germogliare”,
poi riflette,
poi medita,
ma tu…
E’ SOLO IL NOSTRO LINGUAGGIO,
e tu abbassa la voce…
Da bambino balbettavo,
a scuola ero “bullizzato”,
i professori raccontavano a mio padre
che nella vita Luca non avrebbe “creato” nulla di buono…
Poi un giorno presi un foglio di carta,
una penna,
diventò il “seme” del mio linguaggio,
mio Dio quanti colori vidi quella sera…
Il “bocciolo”
“germogliò”
il
mio
linguaggio.
Ancora oggi una leggerissima balbuzia mi è rimasta…
F A N T A S T I C O!
I linguaggi, sono fondamentali. Grazie luca.❤❤
Grazie al tuo cuore Aldo, un grande cuore:)
😃😃😃😃😃😃
🙂
hi 🙂 bross 🙂
thank you so much:)