“Caro nonno,
ho pensato di scriverti una lettera,
ora che sei volato tra le nuvole
ora che non ti vedo più,
ma ti sento,
ti ascolto,
provo,
patisco,
riconosco,
ancora non riesco ad ignorare…
Sei stato il mio “giocattolo” preferito,
quello più semplice,
quello più prezioso.
Sei stato il mio “paese” dei balocchi,
mi hai visto crescere,
accanto a te sono germogliato,
accanto a te sono diventato grande,
accanto a te il mio cuore si è esteso fin “lassù”…
Sapendo
già
che
a
breve
mi
avresti
lasciato.
Sapessi quante volte me lo sono chiesto:
“Nonno mi ama così tanto
perchè già sa che a breve mi lascerà.”
Avevi l’argento dentro gli occhi
mentre mi guardavi,
c’era il bianco,
c’era l’argenteria più preziosa
che Dio poteva donarmi,
a volte i miei occhi
hanno visto il bianco lucente…
Avevi l’oro dentro al tuo cuore,
era la mia ricchezza infinita
Benedetta dal Cielo,
l’ho sempre pensato,
l’ho sempre saputo.
Hai attraversato il mare prima di me,
sei riuscito a “passare”
anche quando dovevi fermarti,
anche quando dovevi respingere
la grande marea…
Sei riuscito a bucare il Cielo,
sei riuscito a rubare tutte le stelle che potevi,
le hai guidate fin sopra il mio cuscino,
le hai accompagnate,
le hai consegnate a me,
aspettando sempre il Cielo
per la loro consacrazione…
Poi la quantità di acque,
gli abissi,
il mediterraneo e l’oceano,
spiagge rive e coste,
maree piogge e fiumi,
poi il Cielo ti ha “spinto”
e sei giunto da me.
E pensare che ti dicevano che eri debole,
invece sei stato l’anello
più importante della mia vita,
un cerchio sempre ben chiuso,
mentre io ero addosso a te,
mentre io ero stretto a te,
annodato tra le tue braccia,
avvolto,
incastonato come un diamante solitario,
cristallizzato dal Cielo,
recintato dentro al tuo sorriso,
rinchiuso e sicuro dentro al tuo cuore,
ho trascorso giornate
dentro uno scrigno sacro,
inaccessibile,
intoccabile,
difeso,
irraggiungibile…
Eri silenzioso e raccolto
quando le mie lacrime
graffiavano il mio viso,
correvano giù ma poi si fermavano
nella tua abbondanza,
il tuo amore incondizionato,
la tua lezione di vita,
eri il mio porto sicuro,
il mio scalo,
l’insenatura della mia anima,
il mio riparo,
il biscotto più dolce del mondo.
La
mia
ombra
di
notte
era
legata
alla
tua.
Eri senza followers eppure avevi tanti amici,
eri senza whatsapp
eppure i tuoi contatti erano straordinari,
giungevi da me a piedi,
giungevi da me di persona,
riuscivi a cospargere la mia vita
di polvere di stelle,
frammenti dei tuoi amori andati e perduti,
la dimenticanza di un sorriso non dato,
il polverone di un abbraccio non dato,
la troppa cenere dentro il posacenere,
la bottiglia del vino più vuota che mai,
il frigorifero vuoto,
il conto corrente in rosso,
la sabbia negli occhi di quando eri bambino,
la tua miscela esplosiva chiamata Maria,
i tuoi campi da battaglia,
mi raccontavi sempre
che c’era un angelo nella tua vita,
era una creatura celeste,
era un messaggero divino,
ogni notte ti lasciava sopra il tuo cuscino
la polvere di stelle,
eccole allora le tue fiabe
inventate solo per me,
mio cuore,
cuore d’angelo…
Eri un padre
al quale gli era stata offerta
una seconda possibilità,
ma eri mio nonno
con le tasche ricolme di caramelle,
sempre pronto a sistemare le cose,
sempre e solo tu,
eterno vecchio bambino,
ed io sono stato
la tua fonte di energia più potente.“
Quanta nostalgia
ha il Cielo questa notte,
è più grande,
semina i ricordi
dentro la mia stanza,
sparge i suoi semi,
diffonde e provoca il mio cuore…
Il mio respiro che cambia
e diventa una respirazione diversa,
un fiato,
un sospiro,
di quando ero bambino,
anche la mia risata ha un altro suono.
Cerco il mio vecchio cuscino
ma non lo trovo,
poi aprendo il cassetto dell’infanzia
trovo una caramella,
trovo la mia fanciullezza,
trovo il bambino che sono stato…
La caramella inizia a sciogliersi
dentro la mia bocca,
mi stendo sul letto,
gli occhi che si chiudono…
“Nonno buonanotte”.
Ho sognato un uomo
che camminava “dall’altra parte”
della strada,
con le tasche ricolme di caramelle.
Bellissima ❤️❤️❤️❤️❤️
❤❤❤❤ bellissima poesia che arriva come una carezza al cuore. I nonni quanto amore sanno dare.
Grazie Tiziana che ci sei 🙂