Di Luca Scutti

LA COMPASSIONE

Sentiva la mia inquietudine,

avvertiva…

 

Ero in piena agitazione,

ero molto turbato,

ero dentro la tormenta.

 

Venne in mio soccorso,

in mia protezione,

in quell’istante divenne il mio sostegno:

Mi devi estendere verso tutto e tutti,

ingrandiscimi fino a farti scoppiare il cuore,

dilatami,

accrescimi,

spandimi come il grano sopra la morte,

comunicami in tutto il mondo, 

sono la più importante legge dell’uomo.

 

Sono essenziale,

sono potente,

sono l’oro pregiato che scende dal Cielo…

 

Devi imparare

a vivere dentro la pelle di qualcun altro,

devi conoscere,

devi acquisire,

devi assorbire l’universo,

devi afferrare il volo del “falco”,

la salita è verso il Cielo, 

devi avere la capacità di entrare,

è un viaggio meraviglioso per il tuo cuore,

è un tuffo dentro il pianto,

è la lacrima dentro la gioia,

è il salto dentro la tua vera natura.

 

Tutta la tua capienza,

tutta la tua ampiezza,

tutta la grandezza della tua essenza,

tutta la sua vastità infinita,

fino a giungere alla radice,

l’origine,

l’inizio,

il principio:

S p i n g i t i !

 

Fino a giungere al dolore,

ma poi arresta il tuo cammino,

prendi questo laccio invisibile,

legati addosso a me…

 

Le persone stanno combattendo

una guerra più grande della tua,

cosa ne sai dei loro “dolori”,

cosa ne sai delle loro fitte lancinanti,

cosa ne sai dei loro dispiaceri,

cosa ne sai della loro sofferenza,

cosa ne sai della loro desolazione,

solo Dio sa di loro,

si solo Dio sa di loro,

ed io abito in Lui da sempre…

 

Resta in silenzio

dentro le stanze buie,

è tutto così cupo,

è tutto così impenetrabile,

è tutto così opaco.

 

Resta in silenzio

dentro i paesi delle lacrime,

resta in silenzio

dentro i paesi

dalle grandi grondaie,

le stille degli uomini

cercano sempre un riparo… 

Resta

dentro la segretezza

del tuo cuore.

 

Senza di me “morirai”,

senza di me ti consumerai,

senza di me patirai,

senza di me sempre mancherai,

senza di me te ne andrai,

senza di me scomparirai a tanti cuori,

faranno fatica a riconoscerti…

 

Ogni volta che il sole entrerà

dentro la tua stanza

per annunciarti

un nuovo giorno:

E sarà

ancora una volta senza di me!

 

Sono molto difficile da comprendere,

sono molto difficile da contenere,

sono molto difficile da cogliere,

sono molto difficile da abbracciare,

sono molto difficile da indossare,

le tue mani,

il tuo cuore,

il tuo sguardo,

la tua fisiologia,

devono “precipitare”,

voglio vederli finire giù,

voglio vederli rotolare,

voglio vederli innalzarsi,

voglio vederli trionfare,

si devono “stendere” in silenzio

accanto agli uomini,

si devono “spiegare”

come le ali del falco,

si devono aprire,

si devono “posare”

sopra il cuore degli uomini,

devono lambire,

devono “sentire”,

devono attraversare

senza avere nessuna mappa tra le mani:

S o s t a 

e

p o i 

s p o s t a . . .

 

Più Luce,

più chiarore,

più luminarie,

non devi emarginare nessuno,

non aprire la porta all’egoismo del giudizio,

l’avarizia e l’avidità di un cuore “andato”,

è fuggito via…

 

Il distacco verso un uomo,

la divisione,

la partenza di un “treno”

dai vagoni completamente vuoti,

la distanza,

il disinteresse,

l’impassibilità di una pioggia

che continua a cadere:

Non può piovere

per sempre.

(Tratto dal film Il corvo)

 

Per ascoltare il dolore degli altri,

udirlo,

sentirlo,

assisterlo,

seguirlo,

“macerie” di vita umana mai ascoltata…

 

Rastrellarlo,

proteggerlo,

ospitarlo dentro i lunghi e infiniti

corridoi del cuore,

c’è spazio per tutti

se riusciamo a stringerci un pò di più, 

mio Dio è diventato un puzzle…

Quanti frammenti,

quanti ritagli,

quante schegge,

quanti scampoli,

quanti avanzi.

 

Solo attraversandomi a piedi nudi

riuscirai ad immedesimarti nell’altro,  

voglio vedere i tuoi piedi

fondersi sul manto stradale 

“lavato” dalla sofferenza,

intriso di te,

immerso di te,

inondato di te: 

Ho voglia

di “bucare” la tua vita!

 

Ascolterai “quel” grido,

è una “guerra” più grande della tua,

ci vuole tutta la comprensione amorevole,

non potrai mai sapere

cosa sia accaduto al suo cuore,

e ora in quale campo di battaglia si possa trovare,

quali ostacoli deve affrontare ogni giorno,

come li deve affrontare,

con quali “armi.

 

Sono qui per proteggere la tua vita, 

cercare

di farti comprendere 

come si vive sommersi dal dolore,

coperti “d’acqua”,

con i cuori allagati e inondati,

invasi,

tempestati,

annegati…

 

Continua a camminare,

spostasti a “piedi”,

non puoi continuare

ad andartene a “spasso”,

devi andare,

voltati all’indietro,

sei andato oltre:

F E R M A T I !

 

Sono il dono che darai agli altri,

sono la strada che conduce verso la liberazione,

la strada del conforto,

il tuo respiro sarà il sollievo per gli altri,

sono nata da una struggente brama di dolore,

mentre l’anima patisce,

ti legherò all’altro:

E porta me…

 

Percepiamo insieme il dolore altrui,

io lo sento,

tu riesci a sentirlo? 

Ora il tuo corpo si estende

nel corpo degli altri uomini:

Il dolore vi ha unito,

il dolore vi accumuna,

il dolore vi conforta.”

 

Firmato:

La tua compassione.

 

 

La compassione cristiana consiste nella condivisione,

nella solidarietà verso il prossimo.

Sia benedetto Dio,

il padre nostro Signore Gesù Cristo,

il Padre della compassione e l’Iddio di ogni conforto,

che ci conforta in tutti i nostri problemi,

in modo che possiamo confortare

quelli che sono nelle avversità con il conforto

che noi stessi abbiamo ricevuto da Dio.

Proprio come le sofferenze di Cristo

traboccano nelle nostre vite,

così attraverso Cristo

trabocca anche la nostra consolazione.

E la nostra speranza verso di voi è ben salda,

sapendo che come condividete le sofferenze,

così condividete anche la consolazione.

(Paolo di Tarso, 2 Corinzi 1,3-4)

 

Smisi

di proteggermi

dagli altri,

smisi di “combattere”

i dolori degli altri,

mi abbandonai,

iniziai ad esplorare il Cielo…

 

Non

può

piovere

per

sempre.

 

 

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