(Tratto,
“frammenti”,
dal libro prossimamente
in uscita: “La ferita di Eva”.
Storia realmente accaduta)
QUESTA “PAROLA”
Sfogliando il vocabolario è tutto così incredibile, cercavo la “parola”: “femminicidio”,
ma non sono riuscito a trovarla, come è possibile tutto questo? Il vocabolario è stato
finito di stampare nell’anno 1994, eppure non c’è nessuna traccia di questa “parola”,
eppure non c’è nessuna stilla di sangue di questa “parola”, mentre diverse donne
continuano a morire, mentre diverse donne sono “morte” dentro.
Il “femminicidio” è sempre esistito, forse prima era tutto nascosto, forse ora è tutto
più amplificato, forse…
Uomini violenti, uomini falliti, uomini incapaci, la negazione di essere un uomo,
questa “parola” non potrà mai essere stampata sopra un vocabolario
ecco perchè non l’ho trovata, non c’è. Questa “parola” distrugge, questa “parola” ha distrutto
tante donne, questa “parola” ha distrutto la vita di Eva, questa “parola” “viola”,
la violazione dei diritti umani verso le donne, questa “parola” non ti cammina accanto,
questa “parola” non ti prende per mano, questa “parola” dorme accanto ad una donna,
stesso letto: “femminicidio”.
Questa “parola” distrugge l’energia essenziale del mondo: la “donna”, dentro il suo grembo
nasce la vita di un uomo, alcuni uomini hanno pensato bene a distruggere quei grembi,
alcuni uomini hanno pensato bene a distruggere la vita. Questa “parola” è un’epidemia,
questa “parola” è una malattia. Ricordo Eva, sembrava una reduce di guerra:
In quella triste serata
avrei voluto scendere
per strada e tirare
un sasso alla luna.
Volevo soffocare
il suo chiarore
farla cessare di ardere
per non vederla più
bruciare
dentro quelle lenzuola
e solamente
Dio sa…
quante volte
bruciandomi
spensi
quel fuoco,
quei fuochi.
Si addormentò…
Questa “parola” la usano insieme ad altre parole, la “parola” è un’arma tagliente, ti può “tagliare”,
ti può ferire, ti può “uccidere” dentro, questa “parola” non sarà mai la soluzione ad un problema,
il problema dei falliti, il problema degli incapaci. Questa “parola” non dà spazio mai ad un’altra parola,
questa “parola” non parla, solo lunghi silenzi gelati: “femminicidio”. Questa “parola” nasconde l’amore, lo “uccide”,
questa “parola” diventa “potere”, questa “parola” ti acceca, questa “parola” mise le bende agli occhi di Eva,
si perse, priva di orientamento, la persi… Questa “parola” ti fa dimenticare il tuo nome e cognome,
questa “parola” ti fa dimenticare la tua casa, questa “parola” ti fa dimenticare una madre,
questa “parola” ti fa dimenticare un padre.
“Oh…
il primo bacio,
che meraviglia,
è l’uomo della mia vita”
.
“Oh…
il primo schiaffo,
lo riconosci?
Lo senti?
Allora scappa via
e non voltarti indietro”!
Eva non scappò via, Eva non si voltò indietro…
Questa “parola” ti “uccide” in qualsiasi attimo, questa “parola” ti spia, questa “parola” ti rincorre,
questa “parola” fruga dentro una donna come un ladro, questa “parola” ti chiude la bocca,
questa “parola” ti toglie la libertà, questa “parola” ti toglie il respiro.
Quando “raccolsi” Eva era senza fiato, Eva spesso era senza respiro, poi la mia voce:
“Eva respira, ti prego respira…”
Questa “parola” appartiene agli uomini violenti, questa “parola” li ricopre,
questa “parola” li sotterra dentro una fossa, non faranno una morte degna di un uomo.
Pensare anche alla violenza che c’è in noi, sarebbe un “balsamo” d’amore per le nostre vite,
sarebbe un “foulard” d’amore per i nostri figli, per non vedere più quel “foulard” gettato per strada…
All’improvviso vidi un’auto impazzita,
si schiantò contro un muro!
Dall’abitacolo uscì un uomo,
avvertiva un dolore acuto
e, osservandosi, sentendosi,
provò una forte emozione,
un tuffo al cuore…
Ero io!
E veramente orribile che ci sia ancora tutto questo deve finire bellissime parole
La cattiveria umana nn ha eguali ! I bambini non dovrebbero mai assistere alla violenza non dovrebbero conoscerla.
Ciao Flavia. Ti abbraccio forte.