Di Luca Scutti

COME SEMPRE

 

Come sempre

la vita è troppo corta dentro una malattia,

è “ristretta”,

la vita è troppo corta dentro una terapia intensiva,

come sempre

la vita che stai vivendo non ti piace,

non sei mai riuscito ad “abitarla”,

non la “risiedi”,

come sempre

vivere è “raro”,

come sempre

esisti è tutto finisce “lì”…

 

Come sempre

sarai criticato,

parleranno male di te,

piacere come sei è una pura “follia”,

sarai per loro il solito poeta pazzo,

quindi cosa penserai di fare?

Ballerai sopra tutti i “tetti” del mondo,

salterai,

canterai,

urlerai,

pregherai,

ti inginocchierai davanti al Santissimo,

mangerai l’indispensabile,

farai quello che più ti piacerà fare,

te lo chiederà il tuo cuore,

gli angeli del Cielo saranno insieme a te…

 

Unitamente,

congiuntamente.

 

Come sempre

oggi sarà la giornata più bella della tua vita,

come sempre

non respirare,

trovati gli attimi che ti tolgono il respiro,

un “soffio” di Cielo,

un “alito” di un angelo,

un “sospiro” di un vecchio

mentre ti cammina accanto,

come sempre

ama,

non aspettare mai di essere ricambiato,

tu ama,

stai amando,

stai “difendendo” la tua vita,

cosa c’è di più bello…

 

Come sempre

non aspettare,

cosa stai aspettando,

ancora indugi,

ancora rimandi,

ancora il  tuo tempo

batte il “temporeggiare”,

impara a “scivolare” sopra strade ghiacciate,

impara a “perdere” il tuo equilibrio,

corri via…corri via…

Impara ad amare l’ombra,

al calar del “sole”,

l’uomo non potrà mai vivere di sola luce,

impara a stupire te stesso,

come sempre

ci sarà sempre un domani che ti “chiamerà”,

ci sarà sempre un domani che ti “ascolterà”,

sarai “assistito”,

sarai “seguito”,

i tuoi angeli non ti abbandoneranno un solo istante,

nessuna perfezione,

la perfezione è un difetto,

nessuna impeccabilità,

nessuna eccellenza,

ama i tuoi sbagli,

sopportali,

accettali,

non controllarli,

il potere e la supremazia su te stesso,

cosa te ne fai,

fatti sempre guidare dal tuo cuore,

“lui” capirà cosa sarà meglio fare per te,

ama soprattutto le tue ferite,

ama soprattutto il tuo “strazio”,

ama soprattutto la tua “pena”,

sei quello che sei grazie a “loro”,

e non per un “rossetto” sopra le tue labbra,

e non per una “giacca e cravatta” 

indossato dal “manichino”

che sei “voluto” diventare,

che poi non smette mai di piangere…

 

Come sempre,

scusa dove stai andando,

scusa cosa cerchi lì fuori,

scusa cosa cerchi nel “distante”,

scusa è dentro te stesso

che devi cercare la tua vita,

come sempre

cerca sempre le persone speciali,

cerca sempre l’intensità,

i momenti magici nascono “lì”,

dentro “quell’incanto”,

dentro il “fatato”,

dentro il “meraviglioso”,

è “lì” la “fonte”,

cosa pensi di fartene degli intervalli.

 

Come sempre

splendi ogni mattina come un diamante,

ma resta fragile come un cristallo,

delicato, friabile, esile,

solo così potrai “sentire” la tua vita,

ascoltala, assistila, seguila…

 

Come sempre

le ferite che indosserai,

le ferite che avrai sempre “addosso”,

ti faranno diventare

ancora più bello di quello che sei,

sarai!

 

Come sempre

perdonerai,

il perdono si compie ogni giorno,

e non pensare

che si possa perdonare una sola volta,

bacerai lentamente,

accarezzerai lentamente,

la tua sensibilità starà sempre

dentro le tue “tasche”,

ti vestirai di tutta la “dolcezza” che potrai,

ti “fascerai”,

ti “avvolgerai”,

per te stesso,

per gli altri,

riderai come un pazzo,

non pentirti mai,

come sempre

nulla è facile,

nulla è impossibile,

è tutta così incredibile la vita,

devi viverla la tua vita,

non devi risolverla la vita,

come sempre

non hai potuto scegliere

il giorno in cui sei nato,

non potrai nemmeno scegliere

il giorno in cui morirai,

puoi,

devi vivere adesso e non domani,

nulla è perduto,

nulla è andato perso,

so soltanto che è successo…

Quando sono andato a scuola,

mi hanno chiesto cosa volessi

diventare da grande.

Ho risposto “felice”.

Mi dissero che non avevo

capito l’esercizio e io risposi

che loro non avevano capito la vita. 

(John Lennon)

Come sempre

troppe vite perse,

abbandonate, sciupate, danneggiate,

troppi “ieri” andati in malora,

troppi “sfasci”,

troppe “rovine”,

c’è sempre un domani che ti chiama,

c’è sempre un attimo intenso che ti aspetta,

un attimo intenso che racchiude la tua vita,

non dentro “l’avere”,

ma dentro un “dare”,

ma dentro “l’essere”…

Come sempre

un giorno capirai il tuo “dono” sceso dal Cielo,

un giorno quel “dono” lo regalerai,

come sempre

rimarrai deluso per le cose non fatte,

ruba tutto il vento che puoi,

sogna,

esplora,

balla,

sorridi,

urla,

come sempre

ti chiederanno cosa fai nella vita,

ti chiederanno cosa farai della tua vita,

ti chiederanno cosa è stato della tua vita,

risponderai che hai goduto

di tutta la bellezza del mondo,

risponderai che hai vissuto insieme agli angeli,

risponderai che la notte il Cielo ti sussurra

e non ti lascia un solo istante,

sottovoce, bisbigli, pianissimo,

come sempre

non morirai ogni giorno,

non odierai ogni giorno,

non continuerai a non dare,

non resterai “spaventoso”, 

senza respirare,

ti accorgerai che eri un uomo “morto”…

Come sempre

ogni volta che non “dirai”

qualcosa “morirà”,

dov’è la tua “scelta”,

dove sono i tuoi “cambiamenti”,

dove sono le tue “motivazioni”,

sei diventato un “usato”,

Dio dov’è finito,

è “scivolato” via…

Ho disturbato?

Sono stato invadente?

Sono stato “troppo”?

 

Come sempre che fatica vivere!

 

Ciao

uomo

nuovo.

 

Se un uomo non ha scoperto

qualcosa per cui è disposto a morire

non è degno di vivere.

(Martin Luther King)

 

 

 

 

 

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5 Commenti

    1. Stavo per scrivere un nuovo post e mi sono chiesto chissà se Aldo avrà commentato: “COME SEMPPRE”. Non mi sbagliavo Aldo c’è sempre accanto a me: “COME SEMPRE” 🙂

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