Di Luca Scutti

STELLA E’ POETA

 

Mi chiamo Luca,

spesso vado…

sono “fuori”,

sono in “guerra”

aspettando l’alba.

Ogni tanto prego,

scrivo, 

fumo

e piango,

sono balbuziente

e parlo poco,

sono solo,

mi dimentico di dormire,

aspetto la mia stella…

La mia stella è lì nel Cielo,

è sempre più lontana,

i miei dolori l’hanno allontanata,

come avrebbe potuto brillare…

Ogni notte l’osservo,

i brividi mi rivestono,

questa notte i miei occhi sono come questo Cielo,

gocciolante,

gocciolo…

Mi chiamo Luca,

spesso vado…

sono “fuori”,

sono in “guerra”,

aspettando l’alba.

Ogni tanto prego,

scrivo, 

fumo

e piango,

sono balbuziente

e parlo poco,

sono solo,

mi dimentico di dormire,

aspetto la mia stella…

Da bambino il soffitto della mia camera

era gocciolante di stelle,

dormivo con gli occhi aperti,

sentivo il “loro” odore,

sentivo il “loro” profumo,

sentivo l’odore del mare,

sentivo il “loro” alito,

sentivo l’amore di mio padre,

sentivo l’amore di mia madre,

quelle stelle sopra il soffitto

non facevano parte di un mondo lontano,

non erano delle sconosciute,

abitavano sopra quel soffitto,

c’era tutto sopra quel soffitto,

c’era l’amore,

c’era il dolore,

c’era la gioia,

c’era la sofferenza,

c’era la mia “penna”…

Mi chiamo Luca,

spesso vado…

sono “fuori”,

sono in guerra”,

aspettando l’alba.

Ogni tanto prego,

scrivo,

fumo

e piango,

sono balbuziente

e parlo poco,

sono solo,

mi dimentico di dormire,

aspetto la mia stella…

Prima di addormentarmi

cosa c’è di più bello

di un bacio sotto le stelle?

Il bacio di mio padre,

il bacio di mia madre,

non avrei potuto chiedere cosa più bella

a quel Cielo crivellato di stelle,

tutto risplendeva,

nessun offuscamento.

Le stelle sono infinite,

sono buchi,

bucano il Cielo,

attraverso “loro” filtra la Luce,

la Luce dell’infinito,

la Luce della mia famiglia,

una Luce infinitamente infinita.

Seconda stella a destra,

questo è il cammino…

e poi dritto fino al mattino!

(Edoardo Bennato)

Ogni notte parlo alla mia stella,

mi ascolta,

troppe persone non ho fatto restare dentro la mia vita,

come potevo…

troppe persone non sono restate dentro la mia vita,

come potevano…

non guardo più avanti sulla mia strada,

troppe strade,

troppe rotatorie,

troppi incroci,

troppa “segnaletica” da rispettare,

non osservo più le punte delle mie scarpe,

ho timore,

solo polvere e “sassi”.

Osservo il Cielo,

nessun tremore in Cielo,

nessuna Luce trema in Cielo,

nessuna Luce di stella trema

quando mi vedono correre sotto il sole,

nessuna Luce di stella trema

quando mi vedono correre sotto la pioggia,

nessun tremolio.

Troppi sguardi ho visto tremare,

troppe gambe ho visto tremare,

troppi soffitti ho visto tremare,

troppi buchi,

non erano buchi di stelle,

per loro non c’era posto…

Butterò questo mio enorme cuore

tra le stelle un giorno giuro che lo farò.

(Francesco De Gregori)

La notte rivela,

la notte riesce a farle splendere,

ognuno ha la sua stella,

dentro un giardino Celeste,

le stelle hanno riempito questo “campo” infinito chiamato Cielo,

ognuno avrà la sua polvere di stelle…

Mi chiamo Luca,

spesso vado…

sono “fuori”,

sono in guerra,

aspettando l’alba.

Ogni tanto prego,

scrivo,

fumo

e piango,

sono balbuziente

e parlo poco,

sono solo,

mi dimentico di dormire,

aspetto la mia stella…

Amare troppo in “basso” a cosa serve?

“Costruire” troppo in “basso” a cosa serve?

“Camminare” troppo in basso a cosa serve?

Troppo in basso,

c’è troppa distanza dalle stelle,

troppa…

Ti sei mai accorto che il Cielo ogni notte ti dona una stella?

Eppure qualcuno ancora osserva le stelle,

malgrado la totale decadenza dell’uomo…

Come quando con lo sguardo segui una lucciola,

sono “ricami” luminosi sublimi di leggerezza,

scintillano,

sono scintille dentro i tuoi occhi,

dentro prati bui.

Perchè con lo sguardo segui la lucciola?

Pensi che può essere la tua stella…

Lo pensi perchè ami,

se non amassi la lucciola sarebbe scomparsa al tuo sguardo,

senza far rumore,

come le stelle,

non fanno mai rumore per non svegliarti.

Cadi nella tua vita,

impara dalle stelle,

cadi vestito di “bellissimo”,

le stelle quando cadono sono bellissime,

cadono dentro i nostri desideri osservando il Cielo,

crediamo ancora in qualcosa,

“loro” sono sempre “lì”,

non cambiamo mai strada.

Cadiamo,

precipitiamo inghiottiti dal buio,

solo il buio ci può mostrare le stelle.

Non oscurate le stelle

ai bambini,

sono dolcissime “caramelle”

per i loro cuori.

In Paradiso insieme alle stelle

troveremo le “caramelle”

delle nostre infanzie.

Ah si…

i ricchi sono poveri,

il benessere è povero,

e tu povero:

S t e l l e  e  p o e t i… 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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