Vite
diventate oscene:
L’esistenza della donna.
Vite diventate indegne:
L’esistenza della donna.
Vite umiliate,
vite sminuite,
vite represse,
vite sconfortate,
è quello che un uomo
riesce a compiere
addosso ad una donna.
Esiste la malattia,
da “portare”,
da trascinare,
da consegnare,
da far arrivare al Cielo…
Le braccia intorno
al “suo” collo,
il tuo uomo:
Diceva
di
amarti!
Esiste la vecchiaia,
da “portare”,
da trascinare,
da consegnare,
da far arrivare al Cielo…
Le braccia intorno
al “suo” collo,
il tuo uomo:
Diceva
di
amarti!
Esiste la morte,
da portarla un giorno
integra e senza umiliazioni
davanti,
dinanzi,
di fronte a:
DIO.
Le dannate umiliazioni
inflitte da un uomo
addosso ad una donna
Dio le Benedirà,
contro il disonore,
contro la vergogna,
contro la mortificazione:
Sei sempre stato tormentato,
ma ora sei stato condannato,
ma ora sei stato castigato,
ma ora sei stato maledetto!
Corpi calpestati
insieme all’arroganza,
insieme alla prepotenza,
insieme alla superbia,
le radici dei dannati:
“Io
sono
migliore
di
te”.
Non avere mai il dubbio:
“Io
sono
il
vincente”.
Anche tu sei nato
da un “grembo” di una donna,
lei ti ha generato,
lei ti ha portato alla Luce,
sei sbocciato attraverso
il suo sorriso,
sei sgorgato come acqua
di mare incontaminata,
sei germogliato
come un fiore sopra la roccia,
nudo e in mezzo al “pruneto”,
sei spuntato davanti agli Occhi di Dio…
Occhi
che hanno attraversato
quel “grembo”,
Occhi
che attraversano
la vita.
Dalla
donna
nasce
la
vita!
Mentre continui
a pensare a voce alta,
mentre continui
a mutilare il suo corpo,
mentre continui
ad incendiare la sua anima.
La donna,
la bellezza:
Il suo lo splendore,
la sua magnificenza,
il suo incanto.
La femminilità:
La sua dolcezza,
la sua tenerezza,
la sua delicatezza,
la sua fragilità,
la sua grazia.
La vita,
la vita,
la vita,
quante volte ripeto
a me stesso questa parola:
E’ una sentenza,
è un dogma,
è una dottrina,
è il Verbo
incarnato in Cristo!
Tu non potrai
mai riprodurre
il più grande
“capolavoro”
di Dio,
la Sua meraviglia:
La
donna,
con la Benedizione
di
Sua
Madre
Maria.
Hai pensato bene ad ucciderla,
ma lei “resterà” sempre,
per “diventare”…
E’ la bellezza,
è la femminilità,
è la vita!
La sua grazia
sarà la tormenta della tua vita:
Saranno
bufere
di
diavoli!
Il suo fascino
busserà ogni notte
alla tua “porta”,
come un ladro
rovisterà
dentro il tuo ginepraio,
rami intrecciati e foglie pungenti:
La sua anima
risplenderà
nelle giornate d’autunno,
mentre
tu raccoglierai
le “tue” foglie perse,
mentre
tu raccoglierai
le “tue” foglie morte!
Voleva parlare
mentre tu
gli hai tappato la bocca con l’aceto,
hai chiuso tutto,
hai sigillato tutto,
e ora dimmi
come avrebbe potuto abbracciarti,
e ora dimmi
come avrebbe potuto baciarti…
E’ stata lei a negartelo,
è stata lei a negarsi,
lei ti ha negato…
Gli hai tappato la bocca,
ma la sua bocca
ancora imbevuta di aceto,
svelava tutto il tuo obbrobrio,
il tuo abominio,
le tue nefandezze,
restava in silenzio ma poi…
Un giorno “quel” silenzio,
quell’assenza di rumori,
ti hanno scaraventato addosso
tutta la sua amarezza,
tutto il suo dolore,
tutto il suo disprezzo,
tutto il suo turbamento…
La sua bocca:
sapore
di
“Fiele”.
Non quello che entra
nella bocca rende impuro l’uomo,
ma quello che esce dalla bocca
rende impuro l’uomo!
(Gesu’di Nazaret,
Vangelo secondo Matteo)
Gli hai negato la sua libertà,
una donna ridotta
senza più il proprio Spirito,
senza più la sua natura,
senza più un soffio d’aiuto,
era diventata un fantasma,
era diventata il tuo spettro
mentre continuava
a guardarti dritto dentro gli occhi,
l’apparizione del tuo obbrobrio,
ma lei un giorno decise di ribellarsi:
La libertà
è continuare a cercare,
la libertà
è avere ancora la possibilità
di sbagliare,
di dire NO
e ancora NO!
Dire NO a QUALSIASI uomo,
dire NO a QUALSIASI autorità,
dire NO a QUALSIASI
“forma”,
dire NO a QUALSIASI
“forma”
di
religione,
dire NO a QUALSIASI
“forma”
di setta satanica.
Marta
ebbe il coraggio,
il coraggio delle proprie idee,
il suo “disegno”
da portare davanti a Dio,
il suo Credo
che brucia
sogni,
fantasie e illusioni,
senza temere le “conseguenze”:
La
morte!
Perchè Marta è nata libera,
perchè Marta è morta libera:
S E N Z A
M A I
P I E G A R S I!
Ora
sei “raccolta Lì”,
il tempo passerà,
ma tu resterai
sempre nell’Eternità,
ora nessun istante
dentro
il tuo “Tabernacolo”
vivente,
ora c’è solo
la “durata” del Cielo.
La tua anima
mai perirà,
ora la tua anima
è tra i germogli
dell’Infinito:
“Marta
ora corri
come una “pazza”,
mio Dio
i “Campi Elisi”.
Nessuna malattia,
nessuna sofferenza,
nessuna morte,
verdi praterie,
e il Sole sulla faccia:
ANGELI
SEGRETI E FIDATI
TI ACCOMPAGNANO
TRA LE BRACCIA DI DIO.
Solo
una donna come Marta
poteva avere
un appuntamento con l’Eternità.
Quando un uomo
prende per mano
la Donna,
D E V E
S E M P R E
accompagnarla
dentro al giorno,
farla risplendere
attraverso i “suoi raggi”:
I raggi
del “Sole”:
E’
la
parola
del
“SOLE CELESTE”!
…p o i
u n s o f f i o,
h o
s p e n t o
l a
c a n d e l a,
e
s t o
p r e g a n d o
n e l
b u i o.
❤❤❤❤
🙂 Grazie Aldo 🙂