Si narra che le favole sono una breve narrazione,
si narra che le favole sono in versi o in prosa,
io “narro” che le favole sono dentro gli sguardi dei bambini,
vero insegnamento morale,
senza difetti e vizi.
Io “narro” l’emotività,
non la racconto,
“narro” le favole sui bambini,
non le racconto,
non le “informo”,
non le descrivo,
le “narro”…
Fantastiche le favole “narrate” ai bambini,
senza le fate,
senza le streghe,
senza gli orchi,
senza le tante bugie…
Non crederai al mio pensiero,
dove pensi può arrivare…
Vado via insieme ai bambini!
Quanto amore dentro le favole per i bambini.
I bambini in fondo ai loro cuori
sanno che i draghi possono essere sconfitti,
questi pensieri nascono sopra i banchi di una scuola,
questi pensieri nascono dentro una stanza di giochi,
mezzo cuore dentro le favole,
mezzo cuore dentro le bugie degli adulti,
un solo vero cuore…
Non crederai al mio pensiero,
dove pensi può arrivare…
Vado via insieme ai bambini!
Quanto amore dentro le favole per i bambini.
I bambini non potranno mai leggere da soli le favole,
quando le “narri”,
i loro occhi diventano incanto,
i loro occhi diventano meraviglia,
i loro occhi diventano stupore,
i “loro” occhi si “colorano”,
diventano dei “dipinti”,
quanto splendore,
quanti incantesimi,
ti accompagnano dentro i “loro” cuori,
ti accompagnano dentro le “loro” coscienze,
vivono “lì”,
risiedono “lì”,
si conservano “lì”,
crescono “lì”,
e “lì” che i bambini diventano “favola”
comprendendo il vero significato dell’amore,
ha valore, ha un “peso”, determina, “sposta”,
comprendendo il vero significato del rispetto per il prossimo,
ha valore, ha un “peso”, determina, “sposta”,
comprendendo il vero significato dell’educazione,
ha valore, ha un “peso”, determina, “sposta”,
un giorno ricorderanno “quelle” favole
quando andranno incontro alle loro vite…
Non crederai al mio pensiero,
dove pensi può arrivare…
Vado via insieme ai bambini!
Quanto amore dentro le favole per i bambini.
A volte penso cosa ricordano i bambini,
a volte penso se da adulti ricordano:
“Da bambino me le hanno mai lette le favole”?
A volte penso ai bambini delle favole,
a volte penso ai bambini “rinchiusi” dentro le bugie,
a volte penso a “chi” le ha lette,
a volte penso se “alcuni” bambini sono riusciti ad ascoltarle
le parole di “chi”…
“Chi sei?
Qual’è il tuo nome?
Ci conosciamo”?
I bambini “ricolmi” di anima
vivono
dentro le favole,
“provano”,
mentre un padre,
mentre una madre,
sono in ginocchio con il libro delle favole “aperto”,
ma i bambini non credono mai alle favole,
i bambini “confidano” a “chi”,
i bambini credono a “chi” sfoglia le pagine delle favole,
i bambini credono a “chi” riesce a “penetrare”…
Le favole sono giochi per i bambini,
è il “loro” divertimento “Spirituale”,
le favole “raccolgono”,
le favole riuniscono,
le favole avvicinano,
dentro le favole ci si siede,
dentro le favole ci s’inginocchia,
leggerle è un atto di devozione,
parola su parola,
cuore su cuore,
poi due occhi piccoli che si chiudono,
mentre i tuoi occhi sono “toccati”
dentro l’intenerimento di un bambino…
Non crederai al mio pensiero,
dove pensi può arrivare…
Vado via insieme ai bambini!
Quanto amore dentro le favole per i bambini.
Che vita sarebbe senza le favole?
Senza le favole
senza ricordi,
senza le favole
senza un padre,
senza le favole
senza una madre,
senza le favole
senza le cose vere,
senza le favole
senza l’immaginazione,
senza le favole
non verrà mai da te di notte in pieno inverno,
senza le favole
non potrà mai stringerti a se,
senza le favole
non uscirai mai di notte col buio,
senza le favole
non uscirai mai di notte col gelo,
senza le favole
nessun inverno davanti ad un camino,
senza le favole
non c’è dolore,
senza le favole
nessuna commozione e nessuna lacrima
nell’ascoltare cappuccetto Rosso e il lupo,
senza le favole
“uccisi” dalla morale e dal giudizio degli altri,
senza le favole
i bambini del “mai…
Senza le favole
nessuna saggezza,
senza le favole
nessun grappolo d’uva,
senza le favole
nessuna volpe,
senza le favole
nessuna formica,
senza le favole
nessuna cicala,
senza le favole
come invecchierai…
Senza è
bambini privi,
senza è
bambini mancanti,
senza è
bambini “spogli”,
senza è
bambini esclusi…
“Mentre dormivi
ti raccontavo
favole bellissime.
Amore non c’erano i draghi,
c’era il tuo cuore che mi ascoltava…”
(Giuseppe Scutti)
“Papà mi racconti un’altra favola”?
“C’era una volta
LA NOSTRA FAVOLA
e sempre ci sarà”.