Per un poeta la notte
è sempre stata più meravigliosa del giorno,
è sempre stata “divina”,
è sempre stata “sacra”,
è sempre stata “soprannaturale”.
Le notti sublimi insieme alle stelle,
hanno “rigato” sempre le pagine bianche
di un poeta,
hanno “graffiato”
sempre le “sue” pagine bianche,
hanno tracciato,
pensieri e voci,
sono le stelle…
Ora le notti sono cambiate,
ora le stelle sono cambiate,
sono mutate,
si sono spostate,
le hanno rimosse,
le hanno snaturate,
le hanno barattate,
si sono trasformate,
ora anche i poeti “inciampano”,
gli angeli ci osservano ma si sono nascosti.
“Lì” fuori al di la del vetro
c’è troppa oscurità,
i nostri occhi così disperati,
i nostri occhi così avviliti,
sempre così “bassi”
mentre osservano il soffitto…
Ci sono troppe tenebre
dentro le nostre vite.
Adesso che esistenza è,
adesso che modo di vivere è,
adesso che comportamento è,
ci sono troppe “ombre”
dentro “queste” notti,
troppe zone buie,
troppe pareti scure,
troppi “spettri”…
Le notti dei nostri “tempi”
mentre ci cerchiamo.
Cosa abbiamo fatto alle nostre calde notti,
cosa abbiamo fatto alle nostre lunghe notti,
cosa abbiamo fatto alle nostre magnifiche notti,
cosa ci avete fatto brutti figli di puttana,
cosa…
I nostri cuori riescono ancora a battere,
ancora riescono a colpire,
ancora riescono a bussarci addosso,
ancora riescono a “percorrere”
queste nostre strade deserte,
i nostri cuori riescono ancora a percepire,
ancora avvertono,
ancora riconoscono,
ancora colgono,
ancora raccolgono,
ancora rilevano,
ancora riescono a piangere,
sono “tutte” conservate,
sono “tutte” custodite,
dentro la “loro cattedrale”.
Si d’accordo siamo tutti così pallidi,
ma i nostri cuori un giorno riusciranno,
dobbiamo saper aspettare,
dobbiamo “imparare” ad aspettare,
dobbiamo ancora “imparare” ad essere liberi.
“Questi” cuori
ci vestiranno ancora un’altra volta
di bello,
“questi” cuori
ci vestiranno ancora un’altra volta
di dorato,
“questi” cuori
ci vestiranno ancora un’altra volta
di luminoso,
“questi” cuori
ci vestiranno ancora un’altra volta
di “ricco”,
ma nulla sarà come prima,
nulla…
Ora il bello,
ora il dorato,
ora il luminoso,
ora il ricco,
dovrà essere trovato,
dovrà essere meritato,
dovrà essere amato,
dovrà essere “ispezionato”
dal giudizio Sacrale dell’anima,
“lei” ci parlerà,
poi “lei” deciderà.
Nulla tornerà indietro,
nulla,
niente potrà più essere trascurabile,
niente,
dopo inizierà una “nuova” condizione,
dopo…
Le notti sanno tutto di noi,
le notti ci hanno sempre
amato con la benedizione delle lune,
le notti sono state le nostre vite,
ma ora “quelle” notti non ci sono più.
Le strade sono tutte deserte,
le piazze sono “morte”,
c’è troppo freddo nelle “pieghe” dell’anima,
ci addormentiamo in piedi,
ci addormentiamo all’alba,
ci addormentiamo sul divano con la tv sempre accesa.
Hanno “sparato” nel pieno di una notte,
hanno “tagliato” i nostri cuori…
Le notti dei nostri “tempi”
mentre ci cerchiamo.
“Trasciniamo” i nostri corpi dentro “queste” notti,
ascoltiamo tutti i “cigolii” del mondo,
“sentiamo” tutti i dolori del mondo.
Prima le notti erano dei poeti,
prima le notti erano degli ubriachi,
prima le notti erano dei portieri di notte,
prima le notti erano degli amanti,
prima le notti erano dei pokeristi,
prima le notti erano dei ragazzi,
prima le notti erano delle puttane,
prima le notti erano delle nostre vite,
prima le notti erano per chi sapeva
“morire e poi rinascere”,
ora si muore soltanto…
Prima le notti ci davano “ragione”,
prima le notti ci facevano respirare,
prima le notti ci rubavano “sorsi e respiri”
di vita vissuta,
tutto quello che c’era da “rubare” era nostro…
Prima dentro le notti c’erano le stelle,
ora non le osserviamo più.
Prima le notti ci osservavano,
ora le notti si vergognano di noi,
la vergogna non viene più a cercarci,
si sente a disagio per quello che siamo diventati,
ora le notti ci disprezzano,
il disprezzo non viene più a cercarci,
siamo riusciti a svilirlo,
prova indifferenza per “quello” che siamo diventati,
dentro un silenzio che non sarà mai un silenzio…
Le nostri notti dei “tempi”
mentre ci cerchiamo.
Ora guardiamo la notte attraverso un vetro,
non sappiamo più cosa troveremo per le strade,
quando tutto sarà finito,
non sappiamo più quale strada percorreremo,
quando tutto sarà finito,
non sappiamo più chi saluteremo,
quando tutto sarà finito,
non sappiamo più chi baceremo,
quando tutto sarà finito,
siamo atterriti dalla paura,
siamo in maschera e guanti.
a noi che il giorno non bastava mai,
noi che aspettavamo le notti,
e ora..
Le nostre notti dei “tempi”
mentre ci cerchiamo.
Prima dentro le notti
le “luci”erano sempre accese,
ora le notti sono dolorose,
ora anche il dolore è stanco del suo dolore,
ora anche il dolore è stanco del troppo dolore,
ora anche il dolore è stanco della disperazione,
ora anche il dolore è stanco della desolazione,
è ovunque,
è appiccicata addosso a noi…
Ora dentro le notti ci sono i “rimpianti”,
i “rimpianti” rimpiangono i suoi “rimpianti”,
i “rimpianti” sono privi di vita dentro la nostalgia,
sono esanimi,
sono stanchi,
sono stremati,
sono fuggiti via,
si sono persi dentro le strade deserte.
Ora dentro “queste” notti ci “manchiamo”,
ora le “luci” dietro “quelle” finestre sono spente,
nessuna tenda si sposta dietro il vetro,
ti ricordi mamma?
Camminavo per la strada,
poi mi voltavo all’indietro,
c’eri tu madre mia dietro a “quel” vetro,
le nostre mani si salutavano…
Ora il “mare” ha assorbito tutte le strade,
ora il “mare” ha consumato tutte le strade,
blindati dell’esercito trasportano
le nostre vite,
la luna si è voltata dandoci le spalle,
gli angeli ci osservano ma si sono nascosti,
mentre andiamo a dormire da soli…
Ora questo buio ci fa paura,
l’esile luce
che ancora a malapena riesce
a trapelare…
Non riusciamo più a vedere,
è tutto così amplificato,
troppi rumori,
prima si erano nascosti,
troppi pensieri,
prima si erano nascosti,
troppe emozioni,
prima si erano nascoste.
Noi così follemente innamorati delle nostre notti,
noi che ci “perdevamo” per le strade dell’alba,
certe notti non possiamo più viverle,
certe notti non possiamo più raccontarle…
Parla,
non restartene
con i pugni chiusi
in un angolo.
L’unico modo
per riscattare
la tua vita
è la parola,
soprattutto la parola di Dio
❤
Grande Aldo:)
👍👍👍❤️❤️❤️
🙂