Una notte la Speranza
bussò al vetro dell’uomo:
“Siete tutti prigionieri,
ma solo la Speranza
potrà rendervi liberi,
potrà rendervi “assolti”
da voi stessi,
potrà rendervi “disponibili”
verso voi stessi,
io sono la Speranza dietro un vetro,
ti prego apri…
Lo so che avverti tanto timore,
ti prego sceglimi,
ti prego prendimi,
come può l’imprevisto giungere da te,
come può l’inaspettato giungere da te,
come può il provvidenziale giungere da te,
come può il miracoloso giungere da te,
come può l’insperato giungere da te,
“arriva”,
spingiti fino a…
Io sono la Speranza dietro un vetro,
ti prego apri…
Io riesco ad osservare “l’invisibile”,
è impercettibile,
è inavvertibile,
è astratto,
io riesco ad osservare le cose più “nascoste”,
la Speranza “celata”,
la speranza “coperta”,
la Speranza “inconfessata”,
la Speranza “segreta”,
la Speranza “profonda”,
io riesco a donarti l’impossibile,
io sono incredibile,
io sono assurda,
dicono che sono insopportabile,
dicono che sono impraticabile,
io riesco a donarti le giuste “melodie”
quando riescono a posarsi sull’anima,
insieme sentiremo cantare gli angeli,
insieme cercheremo il tuo “sogno”,
lo inseguiremo,
no, no…resta tranquillo ora,
nessuna allucinazione,
nessun abbaglio,
nessuna fantasia,
nessuna chimera,
io sono la Speranza dietro un vetro,
ti prego apri…
Io riuscirò ad aprire
tutte quelle “porte”
ancora chiuse,
ma prima…
Mio Dio quanti ingressi ancora da varcare,
mio Dio quanti portoni ancora da varcare,
mio Dio quanti passaggi sotterranei ancora da varcare,
mio Dio quanti battenti ancora da varcare,
io ti farò “uscire”,
io ti farò “sorgere”,
io ti farò “sporgere”
con gli occhi di “quel” bambino
che ancora vive dentro di te,
sei ancora intrappolato,
ti sei fatto “catturare”,
è giunta l’ora di amare,
è giunta l’ora di preparare la tua “valigia”,
è giunta l’ora di mettersi in cammino,
il tuo “tempo”,
io sono la Speranza dietro un vetro,
ti prego apri…
Non puoi perdermi,
non puoi lasciarmi andare via,
non sprecarmi,
non abbandonarmi,
come potresti,
solo io riesco a mantenerti vivo,
solo io riesco ad allontanare le tue paure,
le tue inquietudini,
i tuoi timori,
il tuo batticuore,
i tuoi “allarmi”…
Le “gemme” più importanti della tua vita
sono nate attraverso me,
quelle “gemme” mi hanno attraversato
quando corsi da te,
quando sembrava
che non ci fosse più nulla da fare,
quando sembrava
che non ci fosse più alcuna speranza,
attraversare
e oltrepassare,
e percorrere il tuo lungo corridoio,
percorrerlo senza fiato come un pazzo,
e bucare,
e bucarti la vita,
e penetrare fino a renderla fertile.
Io sono la Speranza dietro un vetro,
ti prego apri…
La Speranza bisognerebbe “venderla”
“chiedendo” solo un sorriso a chi la riceve,
sentirla addosso,
accoglierla,
ospitarla,
concedersela,
stringerla forte a se come una “figlia”.
Ognuno di voi dovrebbe avere
una piccola bancarella,
tanti mercanti,
chiamate tutti i bottegai del mondo,
chiamate tutti i trafficanti del mondo,
e ditegli che c’è la Speranza da “vendere”,
tante “bancarelle”,
lasciatemi “lì” sopra,
datemi alla povera gente,
io sono la Speranza dietro un vetro,
ti prego apri…
Cosa lascerai sopra questa terra,
a chi lascerai…
Quante “radici” lascerai,
quante “ali” lascerai,
quanta “essenza” lascerai,
quanto “profumo” lascerai,
quanto sangue lascerai,
a me dove mi lascerai?
Non mi abbandonare ti prego,
hai bisogno di me,
hanno bisogno di me,
sono preziosa,
io sono la Speranza dietro un vetro,
ti prego apri…
Guardati,
ti se mai guardato,
ti sei mai “rivolto” verso te stesso,
ti sei mai “considerato”,
nessuno potrà mai portarti via da me,
vivo anche dentro le “rocce”,
vivo anche dentro il “miele delle api”,
vivo anche dentro i fiori,
vivo anche dento i poeti pazzi,
vivo anche dentro i clochard,
vivo anche dentro i miserabili,
vivo anche dentro la medicina,
vivo anche dentro le terapie intensive,
vivo anche dentro i medici,
vivo anche dentro i missionari,
vivo anche dentro di chi non c’è più,
io sono la Speranza dietro un vetro,
ti prego apri…
Io resto sempre “addosso” a te,
io ti osservo sempre,
io osservo sempre le tue debolezze,
io osservo sempre i tuoi dolori,
io osservo sempre i tuoi tormenti,
io osservo sempre la tua fragilità,
io osservo sempre la tua infanzia
“andata” e mai superata,
calpestata e abusata,
tradita e ingannata,
“frugata”,
mai accettata,
mai amata,
mai “vinta”,
sempre “subita”…
Io ti osservo sempre,
e per tutto questo,
e per tutti i dolori di questi giorni,
e per tutti i dolori di questa terra stanca,
e per tutta questa “pandemia”,
e per tutti “quelli” che non c’è l’hanno fatta,
“loro” non avrebbero voluto che io restassi fuori,
ti prego,
ti sto pregando,
non so più come chiedertelo,
io sono la Speranza dietro un vetro,
ti prego apri…
Si d’accordo,
troppi dolori,
troppi brutti ricordi,
troppi lutti,
ma io riesco a superare
le “montagne”,
sono più “alta” di “loro”,
riesco ad attraversare,
riesco ad oltrepassare,
vieni qui e abbracciami,
cosa stai aspettando
ad aprire questo dannatissimo vetro,
io appartengo alla vita,
la mia vita è la tua vita,
e questa vita dobbiamo difenderla,
insieme,
da solo non c’è la potrò mai fare…
Ti sto difendendo da te stesso,
ti prego apri,
sono stremata,
perchè mi fai questo,
perchè fai questo alla nostra vita,
io sono la Speranza dietro un vetro,
ti prego apri…I
Senza di me non c’è vita,
Dio “addosso” al tuo corpo
ha scritto il mio nome:
“Il mio nome è Speranza”.
Il suo affanno,
il suo respiro,
il vetro lentamente
inizia ad appannarsi,
mentre sopra quella candida patina
l’uomo inizia a scrivere:
“Finchè respiro,
fino all’ultimo mio respiro,
ci sarà sempre una persona,
una sola persona
da salvare
ATTRAVERSO LA SPERANZA”
Quella
notte
la
Speranza
entrò
e
si
addormentò
addosso
a
“lui”…
🙏🙏🙏🙏🙏🙏❤️❤️❤️
🙂
Un gabbiano osserva stupito lo spazio intorno a lui , cerca una roccia su cui riposare ma… La stanchezza opacizza i suoi occhi e con la zampina sfiorando il blu del mare cerca in quella distesa che brilla argentea e infinitamente calma gocce che trasformano come piccoli brillanti le lacrime… Èra stata una lunga traversata in gruppo ma il tempo e la fatica aveva creato il deserto intorno a lui e perso compagni di viaggio che la sete indirizzava
ad altre mete. Quanta solitudine… Si era proposto o un sogno un oasi ma quanti ostacoli e non c era nessuna promontorio x riposare e poi ricominciare a volare.. Ancora un po piu avanti il cuoricino suggeriva vola non fermarti
E spinto dalla sete volava solo ma sempre piu in alto . La speranza era la sua unica compagna di viaggio e il sole che splendeva alto nel cieloinfondeva lui la forza e la gioia di un domani fatto di luce fi vita.. Ma all imbrunire … Nuvole nere lo sorprendevano e il volare diventava insicuro ma nel l cielo blu per lui appariva una stella che cantando una dolce melodia lo spronava a salire sempre piu in alto
L aria diventava sempre piu leggera lassu in alto in alto e il volare diveniva ua danza all unisono del creato e danzando la vocina del cuore ecco vedi è semplice .. Nom soffermati su te stesso ma guardati intorno e troverai la tua meta e piano piano i colori schiarivano e finalmente l alba appariva imponente come un fuoco e ecco di colpo le ali che con forza lo trasportavano ancora e ancora.
E d improvviso un cigno bianco compare al suo fianco, che gioia non era piu solo .
Vieni con me… Io sono la fede e conosco il luogo che tu stai cercando ti accompagno
E all improvviso fra le nuvole bianche un isola compare bellissima von un baluastro sopra al faro con su scritto Speranza . Siii grazie è lei il luogo che cercavo. E volteggiava felice certo di aver raggiunto la metà.
La fede è la certezza delle cose che si sperano ma non si vedono Un gabbiano osserva stupito lo spazio intorno a lui , cerca una roccia su cui riposare ma… La stanchezza opacizza i suoi occhi e con la zampina sfiorando il blu del mare cerca in quella distesa che brilla argentea e infinitamente calma gocce che trasformano come piccoli brillanti le lacrime… Èra stata una lunga traversata in gruppo ma il tempo e la fatica aveva creato il deserto intorno a lui e perso compagni di viaggio che la sete indirizzava
ad altre mete. Quanta solitudine… Si era proposto o un sogno un oasi ma quanti ostacoli e non c era nessuna promontorio x riposare e poi ricominciare a volare.. Ancora un po piu avanti il cuoricino suggeriva vola non fermarti
E spinto dalla sete volava solo ma sempre piu in alto . La speranza era la sua unica compagna di viaggio e il sole che splendeva alto nel cieloinfondeva lui la forza e la gioia di un domani fatto di luce fi vita.. Ma all imbrunire … Nuvole nere lo sorprendevano e il volare diventava insicuro ma nel l cielo blu per lui appariva una stella che cantando una dolce melodia lo spronava a salire sempre piu in alto
L aria diventava sempre piu leggera lassu in alto in alto e il volare diveniva ua danza all unisono del creato e danzando la vocina del cuore ecco vedi è semplice .. Nom soffermati su te stesso ma guardati intorno e troverai la tua meta e piano piano i colori schiarivano e finalmente l alba appariva imponente come un fuoco e ecco di colpo le ali che con forza lo trasportavano ancora e ancora.
E d improvviso un cigno bianco compare al suo fianco, che gioia non era piu solo .
Vieni con me… Io sono la fede e conosco il luogo che tu stai cercando ti accompagno
E all improvviso fra le nuvole bianche un isola compare bellissima von un baluastro sopra al faro con su scritto Speranza . Siii grazie è lei il luogo che cercavo. E volteggiava felice certo di aver raggiunto la metà.
La fede è la certezza delle cose che si sperano ma non si vedono
Un abbraccio sincero a te
a te Tiziana:)