Di Luca Scutti

LA MIA PRIMA CANZONE

Non conto più i miei giorni,

sono troppi,

sono pochi,

come stelle senza Cielo,

come aquile senza Cielo,

come rondini rinchiuse

dentro una stanza,

con un fiato chissà se mi basterà,

e poi cosa accadrà

dentro questa assurda accessibilità,

dentro questa maledetta adattabilità,

senza una piccola briciola

chiamata affettuosità…

Mi hanno chiesto

la mia prima canzone,

per toccare la cima del cuore,

insieme alla mia parte più intima,

questa mia figlia legittima,

amica mia intima.

Dovrò avere ancora più cura “lì”…

in cima,

c’è troppa rottura tra gli uomini,

poca lettura di cuori,

è una continua sciagura

che ti fa sempre piangere,

ma poi c’è sempre

la velatura del cuore che ti porta “lì”…

in cima,

la premura del cuore

immerso nella doratura di vita,

come una prima stesura,

pura scultura,

sembra come una Sacra Scrittura…

Mi hanno chiesto

la mia prima canzone,

per toccare la cima del cuore,

insieme alla mia parte più intima,

questa mia figlia legittima,

amica mia intima.

Cuore fammi toccare la cima,

cuore vorrei ora urlare di gioia,

cuore vorrei ora scatenare altri cuori,

per altre cime,

cuore fatti ascoltare,

cuore non ti puoi fermare,

cuore fatti osservare,

cuore questa canzone ti vuole curare,

cuore dobbiamo continuare a respirare,

per colmare le distanze di altri cuori,

senza dimenticare di non lasciare entrare chi…

Mi hanno chiesto

la mia prima canzone,

per toccare la cima del cuore,

insieme alla mia parte più intima,

questa mia figlia legittima,

amica mia intima.

Ora cosa resta,

solo tanto batticuore,

per il bagliore del cuore,

quanto ardore dentro

le nostre parole,

quanto candore verso la cima,

di un cuore ricoperto di dolore,

ma che resterà sempre il mio fiore,

un giorno senza più quel gonfiore,

un giorno senza più quel malore,

senza più nessun rancore,

e ora cuore sei uno splendore,

insieme al mio tremore,

con la mia mano sul cuore…

Mi hanno chiesto

la mia prima canzone,

per toccare la cima del cuore,

insieme alla mia parte più intima,

questa mia figlia legittima,

amica mia intima.

 

 

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