5 Ottobre 2018.
Un angelo è in sala operatoria,
c’è la vita da salvare:
“Tieni la testa giù, non so più come dirtelo,
hai un infarto in corso,
non so dove mettermi le mani,
dovrò chiedere di sedarti…”
Poi “questa” vita si è ritrovata sola con se stessa,
nuda,
dentro una fredda terapia intensiva,
iniziava così,
INIZIA COSI’ IL SECONDO TEMPO DELLA VITA!
Ora la vita ricorda:
“Troppi “sprechi” passati,
troppi “sogni” proiettati per gli altri…
Esistere?
Hai detto esistere?
Tu ora dici a me di esistere?
E vivere?
Cosa preferisci,
esistere o vivere?
INIZIA COSI’ IL SECONDO TEMPO DELLA VITA”!
Appena “sveglia”
incominciò a rovesciare
tutto l’inchiostro che aveva sopra i suoi fogli bianchi,
incominciò a vivere ascoltando solo cosa il cuore aveva da dirgli,
incominciò a cantare,
incominciò a ballare,
incominciò a ridere,
incominciò a desiderare più angeli dentro la sua vita,
INIZIA COSI’ IL SECONDO TEMPO DELLA VITA!
Incominciò a non “respirare”:
“Cosa me ne faccio di mille respiri”?
Incominciò a farsi attraversare da “spade”
che trafiggono il cuore,
senza più nessun respiro,
incominciò a non pensare al “domani”,
incominciò a detestare la “perfezione”,
la “perfezione” è un difetto della vita!
Incominciò a “sposare” gli sbagli,
incominciò a “sposare” le ferite,
“sposò” la nudità più assoluta e completa
per avvertire subito il dolore,
pensare con il cervello o pensare con l’anima?
La vita è tutta raccolta dentro questa frase…
INIZIA COSI’ IL SECONDO TEMPO DELLA VITA!
Incominciò a non “uscire”,
incominciò a restare chiusa da “dentro”:
incominciò a cercare la sua vita da “dentro”,
ricordava ancora una volta le parole dell’angelo:
“Cosa pensavi di trovare là “fuori”?
Dove pensavi di andare?
Eccoti,
guardati come ti sei ridotta.
Tieni la testa giù, non so più come dirtelo,
hai un infarto in corso,
non so dove mettermi le mani,
mi sedate la vita?
Manderò all’inferno questo cazzo d’infarto,
devi ancora “viaggiare” amica mia,
ci sono “fermate” che aspettano solo te,
troverai lungo la strada angeli e persone speciali,
schiaccerai i demoni,
il tuo nuovo cuore salterà gli “intervalli”,
il tuo nuovo cuore salterà le “pause”,
avrai un solo senso,
sarà un senso unico,
non importa con quale velocità riuscirai a percorrerlo,
la tua vita resterà sempre “fragile”,
questa “fragilità” sarà il tuo diamante lavorato,
avrai pochi “posti” a sedere,
deciderai tu chi far sedere accanto a te,
“bucherai” il Cielo,
“scaverai” cuori,
le nuove ferite non potranno mai trasformarsi
in ciò che non sarai mai,
il tempo è molto breve non dimenticarlo mai,
perdona,
non c’è tempo,
perdona,
bacia,
non c’è tempo,
bacia,
abbraccia,
non c’è tempo,
abbraccia,
ama,
non c’è tempo,
ama…
Ora darei un nome a tutto “questo”:
IL SECONDO TEMPO DELLA VITA!
Chissà cosa ne penserai,
ora stai riposando,
prima eri troppo agitata.
Non potrai mai scegliere come morire,
ma potrai scegliere come vivere,
non piangere,
è tutto passato,
sorridi a te stessa,
sorridi alla vita.
Da bambino il Signore mi disse
che da grande dovevo “vivere”,
e questo poi ho fatto,
e a chi mi chiede cosa fai nella vita?
Rispondo: “VIVO”!
Ti interesserà solamente la bellezza,
quanti “strati” avrà la tua pelle di bellezza?
Tanti…
Non sarai deluso per le cose non compiute da te,
sarai fiero dalle cose compiute da te,
ruberai il “vento” e lo donerai al tuo cuore,
e “lui” ti condurrà in “porti” sicuri.
A breve la tua vita vivrà secondo il tuo pensiero,
sarà il tuo dogma,
prima la tua vita viveva senza il tuo pensiero,
ogni giorno “morivi”,
tu non decidevi per te,
la non vita di altri decideva per te,
non si vive per caso,
non si vive di scuse,
non si vive di “fili” attaccati al collo,
troppi “burattinai”,
non si vive da “usati”,
non si vive con la “giustificazione”
scritta dentro i palmi di una mano,
è carta da strappare,
è carta da incendiare,
affanculo le tanto care “mappe,
tu sei la vita,
dentro ci sono raccolte tutte le mappe della vita,
l’unica vera mappa è la vita,
la vita non è una competizione,
sarai sempre tu la vera responsabile della tua vita,
attraverso le “piccole” cose,
una moltitudine di “granelli” colorati di felicità,
prendili,
stringili,
attraverso “l’invisibile”,
attraverso le tue creazioni,
attraverso “l’essere”.
Ricorda,
quando uscirai da “quì”
attraverserai una strada priva di segnaletica,
poi dovrai fermarti,
troverai un bivio…
O sceglierai di vivere
o sceglierai di “morire”.
Vuoi morire maledetta?
I maledetti sono “quelli”
che sono stati scelti,
sono “quelli”
che non hanno scelto
la propria vita.
E’ in gioco la tua esistenza!
Un “domani”
è di nuovo sull’uscio della tua porta,
gli dirai chi hai deciso di essere.
La barella che esce dalla sala operatoria,
un grande ascensore la trasporta,
poi si spalancano le porte di una gelida terapia intensiva.
Ad un tratto la vita salvata scorge una scritta sopra il muro:
“Inizia così il secondo tempo della vita”!
Inizia a chiedere a chiunque…
“Qual’è la strada meno battuta?
Dove si trova?
Qualcuno di voi ricorda
uno scritto di Madre Teresa di Calcutta”?
L’angelo era rimasto attaccato alla barella,
l’angelo era rimasto addosso alla barella,
il Santo Rosario scorreva tra le sue dita,
ricordava perfettamente lo scritto
di Madre Teresa di Calcutta.
“Quando non potrai camminare veloce cammina,
quando non potrai camminare usa il bastone,
però non trattenerti MAI”!
(Madre Teresa di Calcutta)
😇😇😇😇😇😇😄😄😄😄😄😄
🙂