I bambini “adulti”
lottano per cose serie,
profonde,
impegnative,
rischiose:
“Chi è il primo
che sale sopra l’altalena?”
E’ l’unico posto
dove sono felice,
riesco ad abbracciare il Cielo,
gettargli le braccia al collo,
riesco ad abbracciare il sole,
mi circonda,
riesco a nascondermi
tra le nuvole,
riesco ad addormentarmi
accanto alla luna,
riesco ad ascoltare
la voce del “vento”:
“E’ la voce di mio padre,
udire,
avere
la massima riflessione,
ecco la cura,
poi la premura
seguire…”
Ma perchè avete smesso
di andare sopra l’altalena?
Immagino…
Si,
il denaro,
i bellissimi quattrini,
la ricchezza.
Si,
il successo,
si,
il potere,
anche l’autorità
di non portare
mai rispetto verso gli altri,
il diritto,
la forza dentro i pantaloni,
i cari spermatozoi,
il comando.
Si,
il maschilismo,
si,
il prevalere,
si,
Dio carta straccia,
si,
lo avete fatto diventare
un manifesto,
si,
schiacciare,
calpestare una vita,
opprimerla,
umiliarla,
spezzarla…
Si,
i danni,
devastanti e irreparabili,
le offese,
gli insulti,
il male,
verso chi ancora
riesce a salire sopra
la sua vecchia “altalena”
così tanto arrugginita
ma sempre funzionante…
La voce del vento:
“Chissà
se ti ricorderai,
rammenterai…
Fù un tempo
così lontano,
istanti e sequenze
dipinti dal Cielo.
Ma lontano
non è distante,
lontano
non è sfuocato,
lontano
non è un vecchio moribondo,
lontano
non è perduto…
Ti ho dondolato,
eri sopra un’altalena,
il tuo viso
grondava di felicità,
era stillante,
c’era la pioggia “d’argento”,
c’erano le gocce “d’argento”,
era la pioggia degli angeli,
era il Bianco lucente.
Ogni notte
sono
accanto a Maria,
prego sempre per te,
è una preghiera
che riveste tutto il Cielo.
Che
tu possa sempre
dondolare,
oscillare…
Chiedo
sempre a Maria
di farti “salire”
sempre più in “alto”,
risalire,
elevarsi,
sorgere ogni giorno,
levarsi all’orizzonte,
crescere,
fino a giungere al Sublime,
l’eccellenza,
il profondo eccelso,
l’acuto,
il vibrante sonoro intenso,
la “Cima”,
il Cielo,
il culmine…
Reggiti
sempre forte
alle corde della tua “altalena”,
aggrappati sempre al tuo cuore,
“tienilo” stretto tra le tue mani,
portalo sempre dentro
i tuoi temporali,
e se puoi balbetta
come non hai fatto mai.
Mi raccomando,
non farmi preoccupare,
troppe “tempeste”
ti attraversano…
Ma tu continua,
seguita,
ora riprendi fiato
e rivivi,
non smettere
mai di andare
al parco
dove da bambino
ti portavo,
ricordati
di fare la fila,
aspetta
il tuo turno,
dondolati
ancora una volta
sopra
la tua “altalena”.
Non chiedermi
mai
se le corde dell’altalena
siano sicure,
smetteresti di essere il bambino
che
ora
ancora
sei!
Cos’è
un’altalena?
Non è un concetto,
non è una nozione,
non è un motivo,
non è un’idea,
non è una causa.
In quanti
ne sono a conoscenza?
La comprensione di…
cos’è?
La consapevolezza di…
cos’è?
La “preparazione” di…
cos’è?
La competenza morale e spirituale
cos’è?
La conoscenza della coscienza
cos’è?
Il suo vero significato,
le sue “origini”,
cosa rappresenta
per un bambino…
E’ una barca di carta
dentro l’oceano.
Sono i “suoi” sogni,
fogli di carta scritti,
colorati,
scarabocchiati,
restano a galla,
fluttuano,
emergono dall’acqua,
veleggiano,
mentre
uomini
psicopatici,
folli,
squilibrati,
riescono
solo a rovinare,
distruggere,
guastare.
Cerca
sempre di avere
più forza nelle “gambe”
per spingerti sempre più in Alto…”
Ho visto Nina volare
tra le corde dell’altalena
un giorno la prenderò
come fa il vento alla schiena.
(Fabrizio De Andrè)
“Questo
pendio
infinito
insieme
a
te.”
(Tuo figlio)
Che bellaaaaaa😍
Stupenda ❤❤
Grazie Aldo amico mio prezioso 🙂