Si narra che ruota intorno alla terra,
impiegando 27 giorni,
7 0re,
43 minuti,
11,5 secondi,
il chiarore della luna,
le fasi della luna,
luna nuova,
luna piena,
urlare alla luna…
Si narra che senza il mare,
si narra che senza le montagne,
urlava alla luna,
solo allora,
in quel preciso istante si specchiò
dentro gli “occhi” della luna,
in quel preciso istante fu inghiottito
dentro il sorriso della luna,
il lato oscuro del vecchio uscì,
come il lato oscuro della luna.
Si narra di un vecchio e la luna,
la notte riusciva a parlare con “lei”,
urlava forte affinchè potesse sentirlo,
la luna non parlava,
la luna però riusciva a comunicare con “lui”,
l’osservava,
gli sorrideva.
Dentro quello sguardo,
dentro quel sorriso,
c’era tutta la “sua polvere”.
Amica sempre fedele,
come una “sentinella”,
sempre attenta,
sempre di guardia,
dentro la notte,
dentro il buio,
si incontrano sempre…
Dentro il suo pallore,
dentro la sua intensità,
dentro la sua luminosità,
dentro la sua vecchiaia,
dentro le sue rughe,
dentro i suoi ricordi.
Dentro la notte,
le ombre lo rincorrono,
“coltelli” affilati contro la sua gola,
bottiglie di birra vuote,
posacenere ricolmo di sigarette spente,
diavoli in giacca e cravatta,
il vecchio e la luna:
“La luna non bussa mai quando viene a trovarmi,
non chiede mai il permesso,
è sempre stata prepotente,
entra attraverso i fori delle persiane,
è sempre un’emozione,
anche “lei” non bussa mai,
anche “lei” non chiede mai il permesso.
Io e la luna
abbiamo sempre un appuntamento
dentro i “gradini” alti e ripidi del Cielo…
Alcuni appuntamenti
puoi lasciarli sempre andare,
l’appuntamento con la luna
non potrai mai lasciarlo andare.
Posso anche lasciarla “andare” per una notte,
posso anche non osservarla per una notte,
ma poi vedo solo ombre intorno a me,
“lei” è sempre lì che mi aspetta,
nel Cielo,
dietro una stella,
dietro una nuvola,
“lei” è sempre dentro i miei fogli bianchi,
alcune notti li colora d’argento,
alcune notti li colora d’oro,
brillano insieme al buio,
chissà che faccia ho dentro quegli istanti…
Stanotte
lo
chiederò
alla
luna”.
“Quando sono in “piena”
non farmi domande,
quando finisce la “piena”
parlami,
quando finisce la “piena”
restami vicino,
non farmi morire di freddo.
Fu un poeta mentre mi osservava,
fu un poeta mentre mi contemplava
senza possedermi,
a scrivere la prima poesia al Cielo,
furono le parole di un poeta
a farmi “morire” dentro il mare.
I tuoi pensieri riescono sempre ad avvolgermi
dentro le mie notti,
i pensieri del poeta che ora sei,
ti vedo,
ti sento,
ti leggo.
Il mio sguardo dice tutto,
il mio “sorriso” dice tutto,
alcune parole non dicono niente,
alcune parole sono già “morte”.
Il mio sguardo,
te lo sei sempre sentito addosso vecchio mio,
il mio sorriso,
te lo sei sempre sentito addosso vecchio mio,
ti ho fatto sempre spazio dentro il mio sguardo,
ti ho fatto sempre spazio dentro il mio sorriso,
ti ho fatto sempre spazio dentro di me.
Ogni notte sento le “acque”
del tuo “fiume” rosso
mentre scorrono…
Ogni notte sento il tuo respiro,
ogni notte sento la tua anima sempre “così” abitata
dagli angeli di Dio,
ogni notte sento il tuo “potere”,
il “potere” della parola,
il “potere” della tua parola,
tu vecchio poeta pazzo e maledetto.
Il “potere” del mio sguardo,
il “potere” del mio “sorriso”.
la tua poesia,
il mio sguardo,
il mio “sorriso”,
il nostro tragitto,
l’incantesimo della tua poesia,
l’incantesimo del mio sguardo,
l’incantesimo del mio “sorriso”,
le vere meraviglie nascono dentro la poesia,
le vere meraviglie nascono dentro uno sguardo,
le vere meraviglie nascono dentro un sorriso.
Io sono la luna,
spesso non riesco mai a trovare le giuste parole,
è per questo che esistono gli sguardi senza la “punteggiatura”,
è per questo che esistono i sorrisi senza la “punteggiatura”.
“La luna mi ha sempre parlato
con lo sguardo,
non abbiamo più avuto scampo
dentro sguardi incastrati tra di loro,
dentro a sorrisi pieni di respiri.
Se ti perdi dentro la luna
sei nel posto giusto.
Non voglio morire di “come stai”…
Sguardi
e
“sorrisi”
della
luna,
ho
spento
la
luce.
,😃😃😃😃😃😃
🙂