Di Luca Scutti

IL PEZZO DI LEGNO DIVENTATO GLORIA

 

La vita è una croce, abbracciala. 

La vita è un’avventura, rischiala.

La vita è pace, costruiscila.

La vita è felicità, meritala.

La vita è vita, difendila.

(Madre Teresa)

 

Un palo è verticale,

un palo è orizzontale,

un uomo chiamato Gesù è stato condannato.

Le Sue braccia sono distese,

le Sue gambe sono piegate,

è stato condannato,

lo abbiamo condannato!

 

Ogni giorno lo condanniamo,

ogni giorno lo crocifiggiamo,

ancora una volta…

Morire

sulla

Croce…

 

Croce d’oro,

Croce preziosa,

pregare la Croce, 

avere fede nella Croce,

abbracciare la Croce,

racchiudersi nella Croce,

inciderla sui sepolcri,

simbolo di morte e poi di Resurrezione.

 

Nel nome del Padre,

del Figlio,

e dello Spirito Santo,

la mano destra sulla fronte,

la mano destra sul petto.

 

Firmare con la Croce,

serve a sostituire la firma,

li chiamano analfabeti,

viva gli analfabeti…  

 

Collegio delle Ancelle del Sacro Cuore di Gesu’,

sono inginocchiato davanti al Santissimo,

atto di devozione…

Anche mio padre Giuseppe Scutti è inginocchiato accanto a me,

l’odore dell’incenso stravolge i miei occhi,

l’organo della chiesa mi conduce dentro “il tempio dell’eternità”,

poi Giuseppe con un filo di voce mi sussurra:

“Luca, lo vedi quel crocifisso sull’altare?

E’ il dolore!

La corona di spine,

i chiodi,

sono le sofferenze,

i supplizi,

le pene di un Uomo chiamato Gesù,

è il  suo “strazio”,

sono le sue tribolazioni…

Hai visto come sta in “alto” il crocifisso?

E’ “rialzato”,

è “elevato”,

è il “supremo”,

è il “profondo”,

è “forte”,

è il “Bellissimo”,

è la “vetta” più alta che ogni uomo può raggiungere,

è il “culmine” della solitudine…

E’ solo,

sembra “un paese isolato”,

è “staccato” dal male,

la morte ha voluto così,

la morte vuole così da sempre…

Il crocifisso è “alto”,

la maggior parte dei crocifissi li trovi spesso ad un “altezza” superiore,

non puoi non vederlo,

non possono non vederlo,

non possono metterlo da parte,

non possono “scansarlo”…

Era solo un “misero” pezzo di legno,

è stato “ritagliato”,

Gesù è riuscito a Glorificarlo,

lo ha reso Glorioso insieme alla Sua sofferenza,

un “misero” pezzo di legno diventato:

“Gloria”!

Non trovi che tutto questo ha del miracoloso?

E’ tutto così soprannaturale.

Non abbandonarla mai la Croce,

è “l’emblema” della sofferenza,

non pensare mai che ti tolga il respiro,

non pensare mai che la sofferenza sia leggera,

non si è “fatta” mai scegliere,

è “lei” che ti sceglie,

non pensare mai che sia una “pioggia blanda”,

o un semplice “acquazzone”,

no Luca,

è il “diluvio”,

è l’unica via per elevare l’anima,

è la “strada”,

è un “comportamento”,

è un “varco”.

La salvezza della tua anima

avverrà quando si lascerà “attraversare” dalla Croce,

da una parte all’altra,

da parte a parte,

“trapassare”…

Dio sa benissimo quali “pesi”

e quale sofferenze un uomo riuscirà a sopportare,

non gli darà mai “pesi” e sofferenze

che non potrà mai “portare”…

La Croce non ti salva dalla sofferenza,

la Croce ti salva quando sei attraversato nella sofferenza,

non ti salva mai “DALLA…”

ti salva sempre “NELLA…”

 

La Croce la puoi trovare ovunque,

dentro le chiese,

dentro le scuole,

dentro le case,

dentro i cuori degli uomini,

dentro le mani degli uomini,

dentro le tasche degli uomini,

mani che si appoggiano sulla Croce,

esistono altri appoggi così miracolosi?

“Appoggiati” dentro la “parte” interna,

intimamente e poi profondamente…

La Croce riesce a “tagliare”,

contro il demonio,

la Croce è un’arma…

La Croce è una grande “scalinata”

per salire verso il Cielo.

Non “esiste”  un vero uomo

senza la Croce,

come potrà mai “seguirLo”

se non s’incamminerà verso la via del “Calvario”,

per trovare la vera “RADICE” del mondo,

per un cammino senza “cadute” disperate.

 

Fuori dal collegio delle ancelle del Sacro cuore di Gesù  

un uomo era sdraiato sopra a dei cartoni,

in un angolo di strada,

solo gli animali gli prestavano attenzione,

cani e gatti,

“alcuni” quasi per incanto

riuscivano ad andare d’accordo

seduti ed immobili davanti a quell’uomo… 

 

“Non chiamarmi “barbone”,

puoi chiamarmi Mario.

Portami un pò d’acqua,

ho sete,

portami anche una coperta,

ho freddo,

non farmi domande,

non chiedermi,

non cercare di capire,

non “frugarmi” addosso.

Dalla Croce gloriosa nasce la Grazia,

dalla Croce gloriosa e la Grazia è nata la mia “povertà,

ma è nata anche la mia “libertà”…

La Croce portala in “alto”,

verso la cima più “alta”

potrai vedere il “panorama”

“DEI SENZA FIATO”.

Se ti trovi a camminare in salita

“l’altezza” ti sta aspettando,

ma ricorda…

insieme ad un altro cuore

la salita sarà più lieve.

Con la Croce gloriosa e piena di Grazia

addosso,

in salita c’è più Cielo,

non voltarti mai indietro

ad osservare la “discesa”.

Inclinati…

ma sempre verso la salita,

inclinati…

sali,

per aiutare altri cuori

a salire insieme a te”.

 

Alcune cose

(“quel” legno)

alcuni luoghi,

(Golgota)

quando sono nati?

Quando

un Uomo chiamato Gesù

morì addosso alla Gloria…

 

 

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