Di Luca Scutti

IL PENSIERO

 

 

Quel 28 ottobre 1984 è stato rapido

come il mio pensiero che adesso vola.

Il mio pensiero verso “qualcuno”,

il mio pensiero verso “qualcosa”.

“Qualcuno” che non c’è più, “qualcosa” che non c’è più.

Pensiero assillante, ma dolce pensiero.

Questo pensiero è un Dono sceso dal Cielo:

“Papà grazie per il pensiero”.

Questo pensiero mi sorvola,

se alzo gli occhi verso il Cielo aleggia,

lo vedo alzarsi in volo.

E’ un volo battente,

è un volo planato,

rade la superficie del mio “mare”.

Pensavo fosse un volo di solo andata…

Vola nell’aria la tua melodia,

insieme al profumo del tuo “gelsomino”.

L’altra sera ho aperto la finestra

e sono volati i fogli bianchi dalla mia scrivania,

ma c’era assenza di vento…

A volte questo pensiero diventa una cavità molto stretta,

non riesco più ad uscirne fuori, divento un prigioniero.

Poi trovo sempre il solito buco nella “siepe”.

Come una buca profonda intasata da migliaia di “nodi”,

non riesco mai a scioglierli tutti.

E’ una ferita profonda nel cuore.

Dentro questa buca di mondo

nessuno potrà mai trovarmi, nessuno!

Vivo nel mio buco.

Dicono che faccio vita appartata,

ritirata, dicono che sono asociale.

Ognuno di noi ha il proprio buco “nero”,

la vita di una stella, il suo atto finale terreno.

Il pensiero inizia a dondolare il ricordo delle sue parole,

bucano l’aria e tutto inizia a bruciare,

bruciano le tante “tempeste” dentro le mie scarpe,

cammino scalzo dentro un corridoio

con la piena nell’anima.

Bruciano i tanti diavoli sulla mia strada,

si odono i loro incessanti lamenti:

“ci siamo bruciati con un  “ferro” rovente”!

 

…poi un volo di un gabbiano di Dio passa nel Cielo,

il suo piumaggio bianco cera, bianco nuvola,

sul dorso, sulla gola, sul petto, sul ventre: “bianco”.

Il bianco era il tuo colore preferito,

mi insegnasti che rappresentava la somma dei sette colori dell’iride,

luminoso come te,

limpido come te,

chiaro come te,

come questo arcobaleno che ora buca il mio pensiero

dentro il bucato dorato di un tramonto.

 

 

 

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