Di Luca Scutti

E’ TUTTO COSI’ FRAGILE, E’ TUTTO COSI’ PREZIOSO

 

E’ la “ricchezza”

delle nostre vite,

è tutto così

troppo fragile,

te ne sei accorto?

E’ tutto così

troppo prezioso,

te ne sei accorto?

Le nostre opere,

le nostre idee,

le nostre essenze,

le nostre parole,

i nostri gesti,

le nostre azioni,

ci sono stille

di sangue ovunque…

Stanno gocciolando!

 

Ho visto occhi

bagnati dalla “pioggia”,

persi,

sperduti,

occhi senza l’impegno

di un’anima che li sorregga,

occhi senza interesse,

occhi senza attenzione,

occhi senza amore,

occhi senza

nessuna custodia.

Ho visto occhi

calpestare la premura,

fino a vederla colare

dentro lo “scolo”

di un tombino…

 

E’ tutto così

troppo fragile,

te ne sei accorto?

E’ tutto così

troppo prezioso,

te ne sei accorto?

 

Mio Dio dove siamo

“arrivati”,

mio Dio

cosa abbiamo fatto,

mio Dio

cosa ti abbiamo fatto…

 

I nostri occhi hanno

visto transitare

i “treni neri”,

troppo carichi,

troppe persone

“stipate”…

Li hanno visti circolare ovunque,

li hanno visti andare,

li hanno visti tornare,

li hanno visti infilarsi

dentro le “pieghe” più impensabili,

e poi…

penetrare,

e poi…

finire,

e poi…

cessare di essere,

e poi…

sembrare:

“Ma non sono”!

E poi…

allontanarsi.

Sopra i “treni neri”…

 

E’ tutto così

troppo fragile,

te ne sei accorto,

e’ tutto così

troppo prezioso,

te ne sei accorto…

 

“Queste” cose le abbiamo

danneggiate

te ne sei accorto?

“Queste” cose le abbiamo

sciupate,

te ne sei accorto?

“Queste” cose le abbiamo

gettate

dentro lo “scolo” di un “tombino”,

te ne sei accorto?

Quasi tutte le “strade” 

sono crollate,

te ne sei accorto?

Continuiamo a camminare

sopra “frane” 

di vite umane,

te ne sei accorto?

Vite umane

che ci “esplodono”

davanti ai nostri occhi,

ora troppo stanchi

solo per dirci:

“Ti prego fermati”!

Continuiamo ad avere

rapporti umani

“precipitati”,

te ne sei accorto?

Perchè

restiamo

spesso

in silenzio?

Perchè

non prendiamo

mai

una posizione?

Perchè

non

distinguiamo?

Perchè

non

preferiamo

mai

una

“cera”?

E’ tutto così

troppo fragile,

te ne sei accorto? 

E’ tutto così

troppo prezioso,

te ne sei accorto?

Quanti “pozzi” 

abbiamo avvelenato,

quanti sono?

Quanti “ponti”

abbiamo tagliato,

quanti sono?

Le cose

che abbiamo nascosto

quante sono?

Le divisioni

quante sono?

Le parole

rimaste appese

sopra i rami di un “albero”,

una corda che dondola,

sono le nostre parole

mai pronunciate,

e siamo diventati

tremendamente fragili,

senza riuscire

a condividere più nulla,

ci siamo rinchiusi

dentro il “castello” 

della debolezza…

 

E’ tutto cosi

troppo fragile,

te ne sei accorto?

E’ tutto così

troppo prezioso,

te ne sei accorto?

 

Siamo riusciti

a spezzare le ali d’argento

ad angeli scesi dal Cielo per noi,

erano riusciti

a prendersi il nostro dolore

e portarlo via,

Lasssù…

Erano riusciti a nutrirsi

del nostro dolore…

Il bambino

inizia a sorridere,

osservando

“oltre” il vetro…

 

Un giorno

vide

un angelo tuffarsi

e non tornare più…

 

Il bambino

non è “cresciuto”,

è rimasto bambino.

 

L’angelo

gli apparve in sogno:

“Quando sarai felice ama Dio,

quando starai “dentro”

il silenzio adora Dio,

quando il tuo letto sarà il dolore

confida in Dio,

in ogni momento ringrazia Dio.

La Sacra Bibbia

c’insegna

che ad ogni persona

è assegnato

un angelo

che riveste il ruolo di custode”.

 

“Ecco,

Io mando

un angelo

davanti a te

per custodirti

sul cammino

e per farti

entrare

nel luogo

che ho preparato”.

(Esodo 23,20)

 

L’angelo tornò dal bambino…

Lo ha sempre amato,

sarà sempre il “suo” bambino,

come quel “chicco di grano”

caduto sopra la terra.

Tornò dal bambino

per “sentirlo”,

per amarlo,

per credere in “lui”,

per giocare insieme a “lui”…

“Non scegliere mai

la cosa più facile,

non scegliere mai

la cosa più vicina a te,

non scegliere mai le “discese”,

non scegliere mai

la cosa che non ti fa paura,

non restare mai

dove ti trovi,

conosci già tutto,

e tutto ti conosce…

Vuoi essere infelice

per tutta la tua vita?

E’ questo che vuoi?

Rispondi…è questo che vuoi”?

 

Penso

ad una freccia scagliata,

non è mai tornata indietro,

alle tante occasioni perdute,

non sono mai tornate indietro,

agli angeli tuffatisi

e non tornati mai più…

Ho visto

un angelo tornare

e

“sollevarmi”…

 

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