Sei “quello” che hanno
sempre inseguito?
Il ricercato.
Tentare di trovare
l’oro dell’anima,
mio Dio
quante volte sarà accaduto…
Sei un regalo?
I tuoi doni,
i tuoi omaggi,
le tue sorprese,
da donare alla “terra”
macchiata di sangue
e dolore.
Sei la ragione?
Sei la speranza?
Il desiderio e il sogno,
la fiducia e il miraggio,
cancellano dalla “terra”
la disperazione e lo sconforto.
Sei come la pioggia che cade?
Scendono gli scrosci,
si rovesciano sulla “terra”,
abbracciati dentro
un diluvio d’amore,
sequele bagnate d’eternità,
abbondanza di cuori rovesciati.
Hai bisogno della “terra”:
“lei” riceve,
“lei”invita,
“lei” accoglie,
e ti porta via…
Ti pensano quando
osservano il mare?
Quando precipitano
dentro gli abissi.
Ti pensano quando
osservano un tramonto?
Al calare del sole,
i crepuscoli della sera,
“l’invecchiamento” di un giorno,
i “trucchi”
che si sciolgono
sotto la luna nera,
i volti del mondo
macchiati da una perfida matita.
Ti pensano quando
osservano fuori dal finestrino?
Sei il migliore amico?
Sei il favorevole?
Sei il diario segreto?
Le annotazioni
sopra le pareti di un cuore,
le “sue” memorie,
un calendario di solo feste,
un diario sempre nascosto,
un diario personale,
un diario inconfessato,
un diario clandestino,
la “brezza” di un angelo.
Sei la poesia preferita?
Dove sono finiti
i “suoi” versi,
i “suoi” canti,
la “sua” bellezza,
il fascino suggestivo
della propria vita.
Sei la giusta parola?
Sei il colore nuovo?
Sfumare la “terra”,
la giusta gradazione,
la cera degli angeli,
il “seme” del cuore.
Sei il pensiero del mattino?
Lo Spirito di un uomo.
Sei il pensiero della notte?
La meditazione di un uomo.
Sei il desiderio?
Sei la culla del mondo?
L’infanzia calpestata,
l’infanzia soffocata e “uccisa”,
l’origine di un uomo,
la terra natale.
Sei la storia più incredibile?
L’assurdo stupefacente,
il favoloso,
lo straordinario,
lo “strano”.
Sei la salvezza?
La liberazione di una vita,
la difesa di una vita,
un giorno chiederà
il tuo aiuto…
Sei un “disastro” d’anima?
Per difendere,
per soccorrere,
dare protezione:
La “strage” degli infami,
il “loro” tracollo.
Sei abbastanza?
Assai..
Si,
assai da “morire”.
Sei raccolto?
Avvolto su te stesso,
avvolto dalla “terra”.
Sei la “Luce”?
Quanto è luminoso
il faro in mezzo al mare,
la “sua” lucentezza,
la “sua” brillantezza.
Sei la grazia?
La delicatezza dell’eleganza,
l’armonia dell’anima,
la fragilità di uomo,
la benedizione degli angeli.
Sei affascinante?
Sei fuoco?
La fiamma che divampa,
la vampata del cuore,
la “sua” intensità…
Sei il “lampo” negli occhi?
La Luce abbagliante.
Sei l’attimo?
Quanto pesa
l’istante di un minuto,
quanto pesa
l’istante di un secondo,
il peso del pensiero,
il peso della scelta,
il peso di un padre,
il peso di una madre.
Sei la parola sottolineata
sopra un libro?
Quell’espressione
come una stella
dov’è…
E’ spenta!
Cade il linguaggio,
trascende
nell’ignoranza dell’anima,
l’illusione che cade,
la parola che brucia,
cade dalle labbra…
Sei “sangue”
che scorre dentro le vene?
Quanta forza,
quanta energia,
sorgente di puro amore,
ecco la traccia,
ecco il segno.
Sei speciale?
La caratteristica
nel particolare:
La porta era aperta,
eppure bussò lo stesso
prima di entrare.
Mise tutto a “posto”
senza spostare nulla.
Le tasche
dei suoi pantaloni
erano ricolme
di piccole stelle,
scintillio di Luce
dentro i suoi occhi…
Iniziò a farmi “male”,
pensò a sfiorarmi
e invece…
Riusciva:
“T o c c a v a”.
Arrivò ancora una volta
in punta di piedi,
non fece nessun rumore.
Quando
andò via nell’anima
ci fu l’immenso rumore.
Ascoltò le mie paure,
ascoltò le mie debolezze,
ascoltò il mio cuore,
si vestì della mia traspirazione,
mi ricoprì,
mi avvolse nel “pane degli angeli”,
s’inginocchiò
per raccogliere la mia “fatica”,
spense tutte “quelle” luci al neon,
c’era il gelo dentro le mie ossa,
mi prese tra le “sue” braccia,
mi portò fuori
dalle “mure della città”,
mi rivestì
dell’armatura del Cielo,
mi donò
la “sua spada” dorata.
Restò
sempre accanto a me,
nulla si spezzò,
nulla si è spezzato…
Il regalo della mia vita,
così decise il Cielo,
il giardiniere
della mia anima.
Non c’è giorno
quando mi raccolgo
in preghiera,
osservo il fiorire
dell’anima mia.
Sei sempre
accanto a me,
ma poi sempre
la stessa domanda
mi trafigge il cuore:
“Ho freddo…
nei “paraggi” degli altri.”
❤️❤️❤️❤️❤️❤️
🙂
Grande, come sempre❤
Ci sei sempre 🙂