Di Luca Scutti

C’E’ QUALCOSA DI PIU’ BELLO DELLE NOSTRE PAROLE?

 

 

Parole lunghe,

parole rare,

parole pronunciate sottovoce,

parole di “fuoco”,

non gettarle mai le parole

dentro un campo di “ortiche”,

donale al “vento” le tue parole…

C’è qualcosa di più bello delle nostre parole?

Le nostre parole creano “corsi” d’acqua,

le nostre parole creano “ponti” d’oro,

le nostre parole possono cambiare le nostre esistenze,

dentro le nostre parole c’è la magia,

le nostre parole possono anche distruggere…

Sono un “tossico” della parola,

sono un “intossicato” della parola,

non conosco un altro “potere” come quello della parola,

quando scende la sera

le guardiamo splendere insieme

come tante stelle,

abbracciano il Cielo…

C’è qualcosa di più bello delle nostre parole?

Le nostre parole sono “proiettili” incandescenti,

le nostre parole sono “falchi” in volo verso il Cielo,

dentro gli abissi Celestiali,

sotto un Cielo crivellato di  stelle…

Sono parole difficili da catturare,

sono parole difficili da comprendere,

sono parole difficili da “aprire”,

sono parole che non si vogliono ascoltare,

le nostre parole non saranno mai “stracci” bagnati,

c’è qualcosa di più bello delle nostre parole?

Le nostre parole sono incantesimi

sotto una pioggia infinita di stelle cadenti,

le nostre parole ci “rendono” quando c’è le sentiamo “addosso”,

le nostre parole ci “rendono” quando ci spingono più sù,

“rendere” una vita dentro un’altra vita,

“lì”…

verso la “salita”,

sempre “lì” ci ritroveremo,

dentro le nostre parole di “vetro”.

Parole di “porte” aperte,

parole di “finestre” spalancate sotto vallate infinite di verde,

parole che passano sopra “ponti” scricchiolanti,

scarabocchiati dal nostro inchiostro,

una fotografia di noi due abbracciati,

parole senza “muri”,

parole senza “catene” al collo,

c’è qualcosa di più bello delle nostre parole?

Spesso le parole si stancano,

spesso le parole si stancano di entrare dentro discorsi fastidiosi,

spesso le parole ci chiedono il silenzio,

spesso le parole ci chiedono di “spengere” la luce:

“Una candela, basta accendere solo una candela…”

Spesso le parole chiedono “altro”,

ma cosa ci chiedono?

Spesso le parole ci “piangono” addosso,

parole forzate,

parole inflazionate,

parole violentate,

parole crocifisse:

“Ecco la bestemmia”!

Filastrocche e non parole,

il “buongiorno” pronunciato a testa bassa senza un senso,

senza un perchè,

il “buongiorno” pronunciato a testa bassa senza una logica,

senza un perchè.

La “buonanotte”?

Il “Buon Natale”?

Il “Buon Anno”?

Parole impiccate,

parole “gettate” per terra,

schiacciate,

parole massacrate.

Le parole ci chiamano

dentro i nostri sguardi,

stanze buie e dimenticate,

le parole ci chiamano,

cuori spezzati riversi sopra un “pavimento” di alcool e “polvere”.

La retorica dentro una parola viene “uccisa”,

diventano parole “dilaniate”…

C’è qualcosa di più bello delle nostre parole?

Con le nostre parole siamo riusciti a trovare l’acqua

dentro “pozzi” dimenticati e prosciugati dal dolore,

con le nostre parole siamo riusciti a portare il “calore”,

“fiammiferi” di notte :

“Ecco il fuoco”.

Tutto inizia a sciogliersi…

Sarai sempre tu

il padrone delle parole che mai vorrai pronunciare,

sarai sempre tu

il padrone delle parole che sempre vorrai  pronunciare,

se non le vorrai pronunciare

nessun significato darai alle tue parole,

parole già “morte”,

tante piccole e grandi “ombre” inghiottite dentro la tua gola

ma ancora riescono a respirare,

per poco,

parole “sepolte”…

Se le pronunci darai un significato alle tue parole,

se le pronunci darai potere alle tue parole,

angeli di notte ti indicheranno la giusta strada…

C’è qualcosa di più bello delle nostre parole?

Alcune parole prima avevano un “peso”,

ora sono state sconsacrate,

alcune parole prima avevano un “profumo”,

ora sono state sconsacrate,

alcune parole prima avevano un “sapore”,

ora sono state sconsacrate,

alcune parole hanno fallito,

alcune parole sono state inventate,

alcune parole sono state camuffate,

alcune parole sono state “travestite”,

gettate addosso agli uomini,

“L’etichetta”…il male dell’umanità…!

Parole nate attraverso i “marci” pensieri

e non parole nate attraverso un “inchiostro” denso e bollente…

C’è qualcosa di più bello delle nostre parole?

Alcune parole sono incomprensibili dentro le nostre vite,

alcune parole non “arrivano” dentro le nostre vite,

ad alcune parole viene cambiato il “loro” significato.

Basterebbe così poco,

alcune parole riescono a germogliare

per una manciata di sillabe.

Basterebbe così poco,

alcune vite hanno bisogno solo di una parola…

ALTRE

VITE HANNO BISOGNO

SOLO DI PAROLE INGIURIOSE,

ATTACCO DISSACRATORIO:

“B L A S F E M I A”!

 

Le parole “camminano”,

le parole sono azioni,

una volta uscite non puoi più riprenderle…

 

Le nostre parole

non

“moriranno”

mai,

come potrebbero…

 

“Moriranno”

quando

un giorno

non

verranno 

più

ascoltate…

 

Le nostre parole,

appena pronunciate,

vivono dentro di noi,

germogliano,

diventano “pensieri” vivi dentro di noi,

diventano “emozioni” vive dentro di noi,

cadono dentro di noi,

chiudono “pagine” dove vuole il cuore,

ora avverto un profumo,

è il profumo dei “germogli”

dentro di noi…

C o n

i l

l o r o

“p r o f u m o”

è

i l

c u o r e

c h e 

t i

a p ri r à

u n a

“f i n e s t r a”

d e n t r o

l a

t u a

v i t a

s e n z a

p a r l a r e…

 

Dopo le parole

sarà il tuo cuore a parlare.

 

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