Di Luca Scutti

“CARISSIMI UMANI”

 

“Carissimi umani,

vi siete sforzati così tanto,

avete cercato,

avete provato,

avete tentato,

vi siete tanto impegnati

di avermi messo in vita,

ecco la mia esistenza,

e ora state cercando

in tutte le maniere possibili

di estinguermi,

e ora state cercando

in tutte le maniere possibili

di spengermi,

e ora state cercando

in tutte le maniere possibili

di eliminarmi…

Hey umani,

ma ti sembra che sia così facile?

Hey umani,

ma poi il vaccino “contro” di me

c’è l’hai o non c’è l’hai?

 

Io sono la vera catastrofe,

io sono la vostra catastrofe,

io sono il vostro “disastro”,

io sono il vostro “finimondo”,

io sono il vostro “danno”,

voi umani siete “dannosi”.

Io sono invisibile,

io sono piccolo,

io sono impercettibile,

mi sono riprodotto dentro gli aereoporti,

mi sono riprodotto dentro le stazioni,

mi sono riprodotto dentro tuo fratello,

mi sono riprodotto dentro tuo nipote,

mi sono riprodotto dentro la tua casa,

mi sono riprodotto dentro le vostre socialità,

a proposito,

siete così tanto sicuri che alcune socialità

siano così indispensabili dentro le vostre vite?

Quante “aperture”,

quante “disponibilità”,

quante “gentilezze”,

quante “cortesie”,

quanta “amabilità”,

quanta “espansività”,

e ora io sono “ovunque”…

 

Carissimi umani,

voi siete veramente incredibili,

voi siete gli “inauditi”,

voi siete gli “inattendibili”,

voi siete gli “allucinanti”,

riuscite a dare la vita ai microbi più incredibili,

riuscite a dare la vita ai batteri più incredibili,

riuscite a dare la vita ai virus più incredibili,

e ora guardatevi,

come vi siete ridotti,

e ora guardatevi,

come vi siete “ristretti”,

e ora guardatevi,

siete tanti “mutilati”,

esattamente sapete dove vi “trovate”

in questo preciso istante?

Non avete più nessuna garanzia che alcuni di voi

riusciranno a sopravvivere…

 

Carissimi umani,

vi ricordate quando vi abbracciavate,

siete riusciti a “sterminare”

gli abbracci tra i nonni e i nipoti,

vi ricordate quando gettavate

le vostre braccia al collo dell’altro,

vi ricordate quando vi baciavate,

ora non potete nemmeno sfiorarvi,

vi ricordate quando sorridevate,

ora se siete attratti dall’altro e…

“non potete.”

 

Ora cosa vi ritrovate?

Ora come vi “recuperate”?

Ora come vi “ripescate”?

Ora siete soli,

ora vi ritrovate tutti “rinchiusi”

dentro un  bagno

“parlare” con voi stessi,

uno specchio che non parla,

poi un disinfettante tra le mani

e la paura di morire.

 

Sembra di essere tornati indietro nel tempo,

un’altra epoca,

un’altra “età”,

un altro secolo,

ora “altri” momenti,

il virus della peste,

Omero lo scrisse nell’Iliade,

anche nel Rinascimento con Boccaccio,

anche Shakespeare lo scrisse.

 

Carissimi umani,

ero uno,

ero solo,

ora “siamo”,

uno, due, tre,

ora siamo milioni d’intrusi,

non siamo discreti,

non siamo riservati,

siamo infami,

siamo subdoli,

siamo i “clandestini” dentro le vostre vite,

siete sotto assedio,

ora per voi c’è l’embargo” di vita,

ora è tutto bloccato,

ora c’è “l’isolamento”,

riusciamo solo a riprodurci,

“rendere”,

“ricalcare”…

quanto basta.

 

Carissimi umani,

queste mie parole

sono le vostre “regole”,

queste mie parole

sono le vostre “consuetudini”,

queste mie parole

sono i vostri “costumi”,

queste mie parole

sono i vostri “modelli”,

queste mie parole

sono i vostri stili di vita,”

queste mie parole

sono le vostre “espressioni”,

queste mie parole

sono le vostre “tendenze”,

queste mie parole

sono tutte le vostre “infamità!”

Mio Dio…

avete disonorato LA VITA,

quanta ignominia,

ma cosa avete fatto al mondo?

Avete dato la vita a me

che sono un “mostro”,

non sono una creatura della fantasia,

non sono un cartone animato,

sono orribile,

sono un assassino,

sono lo “zero” assoluto,

avete dato la vita a me

che sono un “parassita”,

avete dato la vita a me

che sono “l’infezione,”

avete dato la vita a me

che sono il “contagio.”

Mio Dio avete deciso

di andarvene in “Pandemia”,

io ti tormenterò finchè potrò,

io mi moltiplicherò finchè potrò,

io sono il “replicante” 

dei tuoi abomini,

io sono “l’invasore,”

ora ho occupato il tuo territorio,

ora ho conquistato il tuo territorio,

io sono L’ANTICRISTO!

 

Carissimi avete pensato di sostituirvi a Dio,

siete dei poveri scemi.

Una provetta che cade volutamente,

tanti piccoli frammenti di vetri

sopra il pavimento,

mani DIABOLICHE raccolgono,

una provetta è andata in frantumi…

SPLENDERE IN DIO,

RISPLENDERE ANCORA IN DIO,

FINO IN FONDO,

FINO IN FONDO DENTRO

IL NOSTRO ULTIMO GIORNO,

DENTRO LA SUA PAROLA,

LA SUA PAROLA E’ LA PAROLA DEL SOLE,

IL SUO CAMMINO E’ IL NOSTRO TEMPO…

 

ORA PIU’ CHE MAI

E’IL TEMPO DEL SOLE!

 

Gesù…

 

 

 

Articoli Correlati

4 Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Back to top button